Asca Agordo corteggia il personale con le carriere

Incontro tra azienda e sindacati, sul tavolo gratificazioni economiche e professionali. Angela Niero nuova direttrice 

AGORDO. Procede a passo spedito la corsa verso la fidelizzazione del personale all’interno di Asca ad Agordo. Dopo l’introduzione di un piano di incentivi economici che prevedono un welfare sostanzioso e il cosiddetto “premio di benvenuto”, ieri si è deciso di avviare un progetto per una gratificazione professionale degli operatori tramite una progressione di carriera.

Un piano che passa anche attraverso l’applicazione del contratto della sanità pubblica. Si tratta di scelte che sono state condivise sia dell’amministratrice unica di Asca, Maria Chiara Santin sia dalle sigle sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

il modello welfare

«È stata una riunione positiva che ha visto l’incontro tra le nostre e le loro proposte», precisa Santin che annuncia l’arrivo del nuovo direttore Angela Niero al posto di Arrigo Boito e aggiunge: «Sul piatto abbiamo messo molte risorse in questi anni e per ora continuiamo su questa strada. Noi abbiamo proposto una riflessione sul modello welfare, che ad oggi va a premiare le persone che hanno figli o genitori anziani, mentre il nostro target di dipendenti è formato da giovani soli. Per cui abbiamo pensato che andrà adattato alle esigenze di chi ci lavora».

la fuga degli infermieri

Ma il fulcro di tutte le proposte è trattenere gli infermieri in struttura, contrastando così il potere attrattivo esercitato dall’Usl e dal posto pubblico. «Se per ora non abbiamo particolari sofferenze», precisa l’amministratrice unica, «vogliamo prevenire». Ma come? «Lavorando sulla riorganizzazione dei servizi attraverso la valorizzare del ruolo e della carriera del personale in base a competenze specifiche», dice Santin che annuncia: «Il 18 gennaio partirà ad Asca un programma formativo per riorganizzare il servizio che mirerà proprio a dare nuovo slancio alle competenze di ciascun lavoratore. Quindi non solo gratificazione economica ma anche professionale». Resta aperta anche la possibilità di applicare il contratto di sanità pubblica al personale, «anche se magari non nell’immediatezza, viste le tante iniziative economiche che abbiamo messo in campo in questi anni», sottolinea ancora Santin.

I sindacati

Dal canto loro i sindacati si dicono soddisfatti di queste proposte discusse ieri ad Asca. «L’azienda speciale agordina ha dato molto in questi anni sul fronte economico per fidelizzare i suoi dipendenti», precisano i segretari di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, «e sicuramente continuerà a darlo. Per questo ci siamo impegnati a trovarci a marzo per vedere come sta andando il progetto di riorganizzazione. Perché se dobbiamo cercare di trattenere qui gli infermieri è necessario fare in modo che possano trovare anche qui delle soddisfazioni personali e professionali, magari valorizzando le competenze specifiche di ciascuno», dicono i sindacalisti Mario De Boni, Marianna Pasini e Andrea Fiocco. Sarà anche compito delle organizzazioni sindacali ragionare insieme per scegliere la strada migliore.

la questione appartamenti

Sul tavolo dell’incontro anche i riscontri della messa a disposizione di appartamenti per chi arriva per la prima volta a lavorare ad Asca. «Non sono stati utilizzati appieno», spiega Santin, «noi li mettevamo a disposizione per l’inizio dell’attività, ma poi poichè poteva non essere vantaggioso fiscalmente per il singolo, abbiamo integrato con il premio di benvenuto, un aiuto economico per sostenere le spese di adattamento. Però il problema degli alloggi esiste per questo stiamo pensando a varie iniziative per unire coppie di lavoratori e anziani soli così da abbassare gli affitti e garantire un aiuto tra inquilini».

vaccinazioni

Ieri, intanto, sono partite anche le vaccinazioni anti Covid sui 110 ospiti della casa di riposo. Oggi toccherà al centinaio di operatori. «L’adesione è buona da parte dei lavoratori, anche se c’è qualche incertezza in qualcuno. Ma il nostro obiettivo resta quello di immunizzare il più possibile tutti». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi