Armato di coltello, rapina il negozio “Dani”

FELTRE. Rapina a mano armata ieri sera al negozio di abbigliamento “Dani” di Feltre. Erano da poco passate le 19, quando un uomo, presumibilmente di nazionalità italiana, col volto coperto da una sciarpa, si introduceva nell’esercizio che si trova in via Trevigiana all’angolo con via Castaldi, al piano terra del condominio Al Parco.. All’interno, in quel momento c’è solo la titolare. Il rapinatore estrae all’improvviso un coltello, si avvicina con fare minaccioso al bancone e intima alla donna di dargli l’incasso. Impaurita, la titolare consegna il denaro (qualche migliaia di euro), poi l’uomo le ordina di entrare nello sgabuzzino. Sotto shock e temendo per la propria vita, obbedisce. La porta non viene chiusa a chiave, ma l’uomo ha tutto il tempo per scappare e far perdere le proprie tracce. Passa qualche istante e la donna, uscita dallo stanzino, chiama i carabinieri.
I militari dell’Arma arrivano in pochi minuti, controllano il negozio e poi raccolgono la sua testimonianza. Da una prima ricostruzione, il rapinatore pare essere un italiano. Resta da capire come sia fuggito dall’esercizio commerciale, se ad attenderlo poco distante ci fosse magari un complice o se abbia agito da solo. Si dovrà anche capire se ci siano nell’area delle telecamere i cui video potrebbero essere utilizzati per risalire all’identità del rapinatore.
Per tutta la notte le pattuglie delle forze dell’ordine hanno setacciato il centro di Feltre, organizzando anche posti di controllo in tutta la Valbelluna.
Il condominio Al Parco è stato teatro, a fine novembre scorso, di un tentato furto ai danni dell’Aci, che si trova sull’altro lato dello stabile. In quell’occasione il ladro era stato arrestato dai carabinieri, mentre, armeggiando con gli attrezzi da scasso, cercava di forzare la porta interna che gli avrebbe aperto la strada al fondo cassa. Se si va ancora più lontano, nel dicembre 1999, sempre al piano terra del condominio ci fu una rapina lampo: due banditi erano stati acciuffati mentre cercavano di scappare dalla banca che allora era ubicata in quello stesso edificio. I due malviventi si erano appena fatti consegnare dal direttore dell’istituto di credito dei soldi, minacciandolo con un taglierino.
Due anni più tardi, nel 2001, era stato il distributore di benzina Ip, posto sull’altro lato della strada, a essere teatro di una rapina a mano armata. Il titolare era stato costretto a consegnare i soldi sotto la minaccia sempre di due banditi che brandivano una pistola da cui avevano sparato anche un colpo a terra. —
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