Aracri: «Un’opportunità in più per i giovani bellunesi»

Giovanni Vitaloni ricorda l’opera di Callisto Fedon: «Per molti era un visionario ma oggi si concretizza il suo principale sogno»

Longarone. È Michele Aracri, amministratore delegato di De Rigo Vision, a sottolineare l’aspetto centrale del Politecnico. «Una formazione che consenta ai giovani di rimanere a lavorare in provincia di Belluno, perché le statistiche sono allarmanti. L’unione di pubblico e privato non è sempre facile ed averla realizzata proprio qui è un merito di Certottica e della Regione. Un ottimo esempio che oggi si rafforza con la nascita del Politecnico».

«Il dialogo costante che Certottica ha con le aziende del Distretto», ha detto inoltre Giovanni Vitaloni, «e il puntuale monitoraggio dei loro fabbisogni hanno portato allo sviluppo di tanti progetti formativi che oggi trovano il coronamento nella nascita del Politecnico dell’Occhiale. In qualità di presidente Anfao desidero ringraziare Luigino Boito, ma anche Callisto Fedon, che spesso abbiamo considerato un visionario e che oggi vede concretizzato il suo principale sogno per il futuro del nostro settore, tutti gli imprenditori e le aziende che credono nell’iniziativa e l’hanno sostenuta attivamente, Lorraine Berton e Confindustria Belluno per la condivisione dell’obiettivo. Infine, Elena Donazzan esempio di un’azione politica vicina alle esigenze delle imprese e di un entusiasmo senza del quale non saremmo arrivati a questo traguardo».

Luigino Boito ha poi ribadito che «le fortune di Certottica dipendono dalla squadra, e in particolare dalle sette donne (più un uomo) a cui faranno riferimento i numerosi progetti di formazione». Si tratta di Sara Bona, Katia Savi, Milena Bristot, Sonia Zanin, Martina Armellin, Martina Zanella, Francesca Gaio e Michele Alberto Peterle. «Questo Centro tecnologico naturalmente», ha concluso Boito riferendosi al Parco Tecnologico in località La Roa di Castellavazzo, «è da considerarsi una sede distaccata di Certottica, che resta la piattaforma formativa riconosciuta e accreditata dalla Regione. In Certottica, fra l’altro, oltre a tre aule formative sarà realizzato a breve un laboratorio di prototipazione, sollecitato dalle imprese del settore, al fine di tornare a recuperare una capacità del “saper fare” che è quanto mai necessario per far rinascere i valori dell’artigianalità, manualità e creatività». —

S.V.

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