Appalto pulizie, persi cinque posti di lavoro

BELLUNO. Cinque posti di lavoro persi, orari e salari ridotti. È questo l’esito dell’appalto eseguito dal Comune di Belluno per le pulizie su tutti gli stabili comunali e sul tribunale. Di fronte a questo risultato insorgono i sindacati di categoria, che tirano le orecchie all’ente locale: «Basta con le gare al ribasso, queste non possono che portare a una situazione che, invece di garantire e rilanciare l’occupazione, come dice di voler fare l’amministrazione comunale, porta al taglio di posti di lavoro», dicono Stefano Calvi, segretario della Fisascat Cisl, e Mauro De Carli della Filcams Cgil.
La questione è nata quando Palazzo Rosso ha deciso di indire la gara per il servizio di pulizia degli immobili pubblici e del palazzo di giustizia, passando dalle società Pulisplendor e Pulitecnica alla Puliart di Piacenza e alla Pulitori e affini spa di Brescia. «Nel passaggio ci siamo costantemente raccomandati con gli uffici comunali che venissero garantiti i posti di lavoro e che non ci fossero tagli anche di salario, vista l’aggiudicazione con il 30% di ribasso. E abbiamo sempre avuto rassicurazioni della dirigente del servizio», spiega Calvi. «Poi, però, alla resa dei conti le nostre paure si sono dimostrate tutt’altro che infondate».
Se prima lavoravano quattro persone al tribunale e dodici in Comune, ora cinque di loro se ne sono andate: «È stato loro ridotto l’orario di lavoro, passato da 5 ore e mezza a quattro o tre a settimana (per 7 euro lordi all’ora e poco più); il che significa che almeno quattro di queste persone, per lo più donne con problemi vari, avrebbero dovuto lavorare come prima, ma per meno soldi. E per queste era diventato antieconomico andare al lavoro, avendo più spese (considerando la benzina dell’auto o il ticket dell’autobus) che entrate».
«Per la quinta persona, un’apprendista che si mantiene gli studi universitari con questo lavoro, il futuro si fa in salita. Insomma, così non va», dicono De Carli e Calvi, che hanno chiesto alle due ditte un incontro per cercare di recuperare questi posti di lavoro. «Con un orario così ridotto, mi chiedo che tipo di lavoro andranno a fare queste dipendenti. Questi sono i risultati del voler risparmiare ad ogni costo». (p.d.a.)
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