Aneddoti, luoghi e sapori delle Dolomiti bellunesi nella guida di Repubblica

L’arte sublime di Tiziano e quella golosa dei maestri gelatieri di Longarone e dello Zoldano; le montagne di Dino Buzzati e quelle del campione di sci Kristian Ghedina; la Cortina un po’ nostalgica dei film dei fratelli Vanzina e l’eleganza di Chiara Miari Fulcis Ferragamo. Si indugia volentieri nella magia di “Belluno e le sue Dolomiti”, aspettando i Campionati Mondiali di sci alpino, prima, e le Olimpiadi di Milano e Cortina poi: dal 16 dicembre sarà in edicola la prima Guida di Repubblica dedicata proprio a Belluno e alla sua provincia (10,90 euro) presentata ieri mattina nella sede romana di Repubblica.
Insieme al direttore delle Guide Giuseppe Cerasa, sul palco anche il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, il deputato bellunese Roger De Menech ed Enrico Vanzina.
«Cortina è l’altra parte della mia vita – ha raccontato il regista e sceneggiatore romano, autore di film cult come Vacanze di Natale, ambientato proprio nella regina delle Dolomiti – Io e mio fratello Carlo siamo cresciuti lì fin da piccoli, nostro padre ci portava in vacanza all’Hotel Corona dove ho imparato ad apprezzare quell’eleganza semplice che si esprimeva nei quadri di Sironi e Carrà, ma anche nelle persone di cultura che lo frequentavano».
E proprio Vanzina è tra i personaggi che aprono il volume raccontando aneddoti, luoghi, sapori di questa fetta di Dolomiti, come il campione di ciclismo Moreno Argentin e lo scrittore Francesco Vidotto, e poi Kristian Ghedina e lady Ferragamo. Ognuno ha aggiunto un piccolo tassello in un mosaico di narrazioni personali che diventano cultura di un territorio sempre più sotto i riflettori internazionali, in vista dei prossimi eventi sportivi che lo vedranno protagonista.
«Una bellezza, quella del bellunese, che si fa arte nelle chiesette del Cadore e del Comelico, nel centro storico di Feltre e del capoluogo – spiega Padrin – Che si fa natura selvaggia nella valle del torrente Mis e nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Che diventa sapienza del lavoro artigianale in Agordino e in Valbelluna».
E allora, sfogliando la guida, si va alla scoperta degli itinerari culturali tra le opere di Tiziano Vecellio e quelle di Andrea Brustolon, i sentieri della Grande Guerra o i borghi gioiello di Mel e Farra d’Alpago. Senza dimenticare lo sport, con una sezione dedicata alle piste ciclabili panoramiche, i percorsi per gli amanti delle ciaspole e del fatbike, il trekking delle Alte Vie, fino al golf e il parapendio, mentre un capitolo è incentrato sui comprensori sciistici della zona, con consigli su dove fermarsi a mangiare, a riposare e le attività per bambini. Focus anche sul Made in Belluno, dagli occhiali alle ceramiche, dagli artigiani del ferro a quelli del legno, senza dimenticare i sapori, dalla strada dei formaggi ai dolci della tradizione, dai vitigni resistenti in montagna alle birre e alle grappe. «Per la prima volta la Guida ai sapori e ai piaceri racconta un territorio veneto scendendo così nei particolari – conclude Cerasa nella sua introduzione – parlando di montagne e di rifugi, percorrendo itinerari gourmand ed entrando nei laboratori di tanti artigiani che sfornano piccoli capolavori di manualità». —
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