Amministrativi dimezzati: il procuratore Luca in missione a Roma
Delle 26 unità in organico, entro fine anno ne resteranno 13
«Servono almeno due persone o non potremo lavorare»

Il personale amministrativo in organico sarebbe di 26 persone, ma a breve ne rimarranno solo 13.
Trasferta a Roma, domani, per il procuratore della Repubblica di Belluno, Paolo Luca, che ha ottenuto un appuntamento al ministero della Giustizia per perorare la causa della Procura dolomitica.
«La situazione dei nostri uffici sta diventando sempre più pesante», spiega il procuratore Luca.
«Prossimamente andranno in pensione la cancelliera storica della sostituto procuratore Roberta Gallego, due agenti della polizia giudiziaria e un altro amministrativo. Inoltre c’è una persona in distacco, che formalmente è nel nostro organico ma di fatto non lavora qui. Entro fine anno saremo davvero in difficoltà».
Un problema abbastanza diffuso anche nel resto d’Italia, quello della Procura bellunese, dove però i piccoli numeri amplificano l’effetto della carenza di organico.
Il ministero, ovviamente, è al corrente dello stato dell’arte, che il procuratore ha sempre segnalato: «Ogni anno a febbraio mando una relazione al ministero, con la quale segnalo le problematiche, fotografo la situazione degli uffici e descrivo i progetti per il futuro. Il ministero è a conoscenza della situazione e del fatto che c’è un’evoluzione continua, in peggioramento, dovuta all’età del personale in servizio.
Eppure, quando ogni 5 anni arrivano gli ispettori del ministero, non ne tengono conto».
Negli ultimi mesi, oltre alla relazione annuale, il procuratore ha anche scritto al ministero altre due volte per rappresentare le difficoltà della Procura di Belluno in maniera specifica e puntuale.
«Di recente ho ricevuto l’invito all’appuntamento di domani al ministero e spero che questa sia l’occasione giusta per portare a casa qualche risultato. Abbiamo l’assoluta necessità di ottenere almeno due nuovi ingressi, ma ovviamente ne servirebbero di più».
L’arrivo di nuovi rinforzi, tuttavia, non può essere immediato: «Si tratta di posti pubblici, dove si entra per concorso», precisa il procuratore, «concorsi che però sono fermi da tempo».
La richiesta che il procuratore Luca porterà al ministero, dunque, è quella di avere almeno un paio di persone in più: «Chiederò che ci concedano il minimo per far funzionare le segreterie. Ci sono solo due opzioni: o si chiude, o si cerca di far funzionare le cose. Purtroppo in un contesto come quello attuale gli uffici piccoli non hanno la possibilità di funzionare senza entrare in crisi.
È un problema che ha anche il Tribunale, dove ci sono sempre rischi di incompatibilità e dove mancano giudizi specializzati in ogni ambito, soprattutto per quanto riguarda il penale, penso ad esempio ai reati economico finanziari che sono i più complessi».
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