Ambrogio, il maggiordomo dei lavoratori

Un successo che premia il lavoro di squadra portato avanti da rappresentanze sindacali e azienda e mirato alla realizzazione di iniziative per la conciliazione dei tempi di vita dei dipendenti. Dopo il progetto di quattro anni fa, pensato per sostenere le spese affrontate dalle famiglie per la custodia dei figli durante le ore di lavoro, ecco pronta una nuova sperimentazione per i circa 700 dipendenti degli stabilimenti di Longarone e Fortogna. Ma attenzione - spiegano Milena Cesca (Femca Cisl) e Gianpiero Marra (Filctem Cgil) - se l’iniziativa dovesse rivelarsi valida, potrebbe essere estesa anche ad altri stabilimenti. «Anche se la Marcolin è un caso particolare, vista la sensibilità mostrata verso i temi del sociale e della conciliazione famiglia-lavoro, ci sono altre aziende che stanno muovendosi in questa direzione. Una maggior soddisfazione del dipendente, infatti, si trasforma spesso anche in una riduzione di costi e quasi sempre in una maggior produttività».

L’obiettivo del progetto Smart work, smart life” è presto spiegato: sperimentare servizi a supporto della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende partner nel progetto.

La cultura del lavoro agile. Si comincia con l’attivazione di processi per lo sviluppo dello “smart work” in azienda: «In poche parole», spiegano Cesca e Marra, «organizzeremo seminari e giornate formative rivolti a responsabili aziendali e dipendenti, per sviluppare la cultura del “lavoro agile”. L’obiettivo è far capire loro che si può lavorare in maniera diversa, diventando anche più produttivi».

Car pooling. Sindacati e aziende metteranno a punto una piattaforma per l’erogazione di servizi car pooling (utilizzo a turno di una sola auto per il trasporto di quattro o cinque lavoratori) in territorio montano: «Vogliamo dare vita a una “app” aziendale che metta in contatto i lavoratori interessati a questo genere di trasporto. Gli obiettivi di questo servizio sono tre: risparmio economico per i dipendenti, liberare le strade nei momenti di punta e far fronte ai tanti problemi legati al trasporto pubblico, visto che, con i continui cambi di orario, non sempre i lavoratori trovano un bus pronto a portarli a destinazione».

Il maggiordomo in azienda. Per 18 mesi i dipendenti della Marcolin potranno contare su Ambrogio o Matilda, maggiordomi tuttofare. Costo del servizio 34 mila euro, finanziati dal bando: «Da settembre», spiegano i due sindacalisti, «un disoccupato sarà assunto dalla ForCoop di Venezia e sarà a disposizione dei lavoratori della Marcolin per due giorni la settimana. “Ambrogio” sarà una figura chiamata a sbrigare le incombenze e le faccende che il lavoratore non riesce a portare a termine. Anche qui sarà studiata una “app” attraverso la quale un dipendente potrà prenotare il maggiordomo per portare la biancheria in lavanderia, cambiare le gomme delle auto, fare la spesa, pagare multe o bollette e altro ancora».

In azienda con mamma e papà. Previste quattro giornate, durante le quali i lavoratori potranno portare i figli in azienda, per far vedere loro il luogo di lavoro di mamma e papà. Ad accoglierli una baby sitter che li intratterà per l’intera giornata.

Telelavoro. La conciliazione tempi di vita, tempi di lavoro passa anche attraverso il telelavoro: «In alcuni settori», commentano Cesca e Marra, «esiste la possibilità di poter lavorare da casa. Ci riferiamo in modo particolare agli impiegati amministrativi che, grazie all’utilizzo di determinati supporti informatici, potrebbero svolgere determinati compiti dal loro domicilio».