Alluvione nel Bellunese, morti, dispersi, decine di strade chiuse, la provincia è quasi isolata

BELLUNO
La provincia di Belluno si è risvegliata facendo la conta dei morti, dei dispersi, dei danni, dell'emergenza che continua anche con la pioggia che ha ripreso a cadere.
MORTI
Un uomo di Padova è morto ieri sera, lunedì, a Feltre, quando la sua macchina è stata colpita da una delle tante piante cadute sulla Culiada. Sandro Pompolani, 49 anni, non ha avuto scampo. Ci sono anche dei feriti in diverse parti della provincia sempre a causa di alberi caduti.
Questa mattina, martedì 30 ottobre, si registra anche una dispersa, una donna che doveva andare ad Agordo, è rimasta bloccata ad Avoscan e ha avvertito i famigliari. Poi più nulla. Notizie frammentarie di persone che non si trovano arrivano anche da altre parti della provincia. Secondo le informazioni raccolte in mattinata ad Agordo, però, lungo l'asta del Cordevole non dovrebbero esserci dispersi.
SFOLLATI
Sono centinaia le persone che sono state fatte allontanare dalle case a causa della piena del Piave, di varie esondazioni e di frane. A Belluno una quindicina di persone alle 24 è stata fatta allontanare dalle case di Borgo Piave prima dell'arrivo della piena (arrivata alle 2). Le persone sono state portate alle scuole medie Ricci dove hanno passato la notte. Evacuata fino all'alba la zona industriale di Longarone, dove ci sono forti danni ad alcune aziende. Sfollati anche in Agordino, in Cadore, in Comelico. Difficile avere notizie perchè manca la corrente a oltre 110 mila bellunesi, i telefoni sia fissi che mobili sono in tilt e le strade sono bloccate
VIABILITA'
Le strade chiuse sono tantissime: Provinciale 532 del passo di Sant'Antonio da Padola ad Auronzo; provinciale 19 da Ponte Serra a Pian del Vescovo (Lamon); provinciale 473 di Croce d'Aune; regionale 203 agordina da Listolade a Cencenighe; regionale 203 agordina da Cencenighe ad Avoscan; regionale 203 agordina da Peron a Le Campe; chiuso il tratto della 48 dal Falzarego a Pocol; chiuso anche il tratto Arabba - Brenta; chiuso il tratto tra Alverà a Rio Gere, la 355 della Val Degano dal confine con Udine fino a Presenaio per frane; la 251 della Val di Zoldo da Igne a Dont; la 346 del San Pellegrino da Canale d'Agordo; la 347 da Fornesighe a Cibiana; la 641 del Fedaia da Sottoguda al confine; la 30 Panoramica del Comelico da Costalta a San Pietro e da Costa a Costalissoio; la 19 di Lamon da Oltre a Ponte Oltra; la 619 di Vigo di Cadore; le Scale di Primolano, la 50 da Ponte Serra a Pontet; la Sinistra Piave è chiusa a Mel; chiuso il ponte diga di Soverzene, chiusa la strada 422 del Cansiglio; le Coste; la provinciale 5 di Lamosano; la provinciale 33 di Sauris, la 2 della Valle del Mis.
La strada statale 51 “Di Alemagna” è temporaneamente chiusa in località Castellavazzo (dal km 52,000 al km 72,250), in provincia di Belluno, a causa di un allagamento causato dallo straripamento del fiume limitrofo. Il traffico è gestito con indicazioni in loco.
Sempre a causa delle condizioni meteo avverse delle ultime ore, in provincia di Belluno restano chiuse la strada statale 51 “Di Alemagna” in località Pieve di Cadore (dal km 72,500 al km 118,150), la strada statale 52 “Carnica” dal km 64,137 al km 110,200, mentre la strada statale 50 “Del Grappa e del Passo Rolle” è chiusa dal km 39,300 al km 41,620 a Feltre.
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