Allo stadio con felpa del duce confermata la condanna

ALLEGHE. È proibito andare allo stadio con magliette che riproducono l'immagine di Benito Mussolini e frasi inneggianti al fascismo e al “nazionalismo”, specie in regioni con una storia “particolare”...

ALLEGHE. È proibito andare allo stadio con magliette che riproducono l'immagine di Benito Mussolini e frasi inneggianti al fascismo e al “nazionalismo”, specie in regioni con una storia “particolare” come l'Alto Adige: questo tipo di abbigliamento - sottolinea la Cassazione confermando la condanna per Cristian Pianezze, l'ultrà dell'hockey alleghese detto “Cavallo pazzo”, tra i capi del “Nucleo disagiati alcolici” - viola la legge Mancino che combatte il razzismo e le discriminazioni.

Senza successo, Pianezze si è rivolto alla Suprema Corte per contestare il verdetto di colpevolezza emesso a suo carico dalla Corte di Appello di Trento, il 9 febbraio 2012, nonostante gli fossero stati commutati in 2.280 euro di pena pecuniaria i due mesi di arresto che gli erano stati inflitti in primo grado, il 28 settembre 2010, dal Tribunale di Bolzano (sezione distaccata di Brunico).

L'ultrà delle Civette, classe 1982, era stato arrestato durante l'incontro in trasferta Val Pusteria-Alleghe del 25 ottobre 2007 durante un intervento dei carabinieri che cercavano di sedare la tifoseria ospite che sputava e si scalmanava contro i padroni di casa. Pianezze picchiò anche uno dei militari e fu portato in caserma, seguito dal resto degli ultrà che inscenarono una manifestazione. Il militare non lo denunciò ma gli venne sequestrata la felpa con l'immagine del “duce” e l'incitazione “credere, obbedire, combattere”.

L’essersi presentato alla partita con quella felpa, scrive la Cassazione nella sentenza 39860 della Prima sezione penale, integra la condotta di uso di simboli propri delle organizzazioni nazionaliste ed i comportamenti vietati e sanzionati» dalla legge Mancino. Così il reclamo di Pianezze è stato respinto.

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