All’ex officina Orzes è tornata la vecchia ruota

BELLUNO. L’ex Officina Orzes sta per tornare a nuova vita. Venerdì è stata infatti riposizionata la grande ruota, ricostruita dal falegname sospirolese Vittorino Naldo, simile a quella che, a fine Ottocento, spinta dall’acqua del torrente Ardo, metteva in funzione le antiche macchine. «Ora si prospetta la seconda fase, che servirà a portare l’acqua alla ruota», spiega Orlando Dal Farra, presidente dell’Unione Montana Bellunese, ente che ha elaborato il progetto e che nel luglio scorso ha consegnato i lavori alla ditta locale Tecnimpresa.
«Finalmente vedo realizzato un mio sogno», commenta Orso Grigio, al secolo Silvano Serafini, che già nel 2006 aveva iniziato a muoversi affinché potesse essere recuperata la fucina di via San Francesco a Belluno (la cui presenza è ricordata anche nel catasto austro-italiano), dove venivano realizzate le spade.
«Nel 2007 era stato elaborato un progetto. I proprietari erano già disposti a vendere», ricorda Orso Grigio, «e il sottoscritto aveva anche scritto a Roma a Claudio Strinati per sollecitare l’invio delle spade depositate a Castel Sant’Angelo. Con Cristina Piaz, una parente dei proprietari, avevo poi scritto una lettera indirizzata a tutte le istituzioni. Nel 2008 al sindaco Antonio Prade era stata fatta pervenire una prima proposta di recupero. E si era formato anche il comitato “Officina fabbrile Orzes”. Il progetto è stato poi portato all’attuale assessore Tabacchi e l’allora Comunità Montana si è attivata per l’acquisizione. Nel contempo è anche intervenuta l’Ater».
L’importo complessivo dei lavori è stato di 335 mila euro, di cui 170 mila grazie a un contributo del Gal. «Dal 2006 c’è un “orso” che ora non sa come ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per arrivare a questo risultato», dice ancora Serafini. «Un risultato che sarà un ottimo punto di riferimento per le scuole: all’ex Officina sarà possibile, infatti, valorizzare la storia dei nostri padri, le fatiche dei nostri avi, capire da dove siamo partiti per sapere dove vogliamo andare. Finalmente ho realizzato un mio sogno. Complimenti anche all’artigiano Naldo».
«Tutti hanno lavorato molto bene e anche il posizionamento della ruota (del diametro di oltre 4 metri, ndr) è uno step molto importante», sottolinea Dal Farra. «Dopo la completa ristrutturazione, la realizzazione dell’impiantistica, la manutenzione e pulizia, svolta da una ditta specializzata, delle antiche macchine, queste ultime sono in fase di ricollocazione. Gli appartamenti realizzati al primo piano, acquistato dall’Ater dai proprietari canadesi, sono pressoché pronti. Con gli uffici stiamo predisponendo un progetto esecutivo per la piazzetta destinata ai parcheggi. Con il Comune si vedrà poi come coinvolgere il modo della scuola, pensando per esempio all’organizzazione di visite guidate o di giornate dimostrative con gli artigiani».
L’inaugurazione si terrà quasi sicuramente in primavera. Orso Grigio ricorda anche che, in collaborazione con il Consorzio Bim, si potrebbe recuperare la strada della roggia, prolungandola fino a Fisterre. «L’ultimo sforzo potrebbe essere anche quello di acquisire dai canadesi il piccolo appezzamento di terreno adiacente all’ex Officina per posizionare delle panchine a corredo del bellissimo percorso lungo l’Ardo».
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