«Allagato il sentiero per Somadida E paghiamo la tassa»

AURONZO. Camillo Antonini, pensionato, viene da Malcontenta, in Comune di Mira, provincia di Venezia, e sono ormai 8 anni che trascorre le sue ferie estive alla Casa Alpina Domenico Savio, fra Auronzo e Misurina. In vacanza insieme ad altre 200 persone in questa struttura gestita dai Salesiani, quest'anno però ha trovato un'amara sorpresa. «In pratica» spiega «non possiamo più raggiungere un sentiero che conduce al bosco di Somadida, che per tanti anziani come noi rappresentava la meta ideale per una camminata, non molto impegnativa, ma affascinante e soprattutto salutare».
Cosa è successo? «La strada forestale sterrata che collegava la nostra residenza al bosco, che non dista poi molti metri, forse una ventina, quest'anno si è trasformata in un torrentello che sembra sempre in piena da quanta acqua che vi scorre. Saranno forse 5 cm di profondità e di fatto – impedisce di attraversare la stradina senza avere degli stivali, se no ci si bagna. E poi fare una passeggiata nel bosco con i piedi bagnati non è certo piacevole».
Camillo Antonini sostiene anche che alcuni dei residenti nella Casa Alpina, che provengono un po' da tutto il Veneto ed anche oltre, nonché il direttore della struttura don Fabrizio Emanuelli, sono andati a chiedere lumi in Comune per reclamare un pronto intervento, ma... «Da un lato dicono che non hanno soldi, e li posso anche capire, son tempi duri per tutti; dall'altro che non si tratta di lavori di competenza del Comune, ma di Provincia, o Regione o forestale. Di fatto ad oggi la strada è ancora impraticabile». Secondo Antonini, probabilmente si sono ostruiti, a causa di rami o ghiaia, dei canaletti che una volta consentivano lo scarico delle acque verso il fiume Ansiei; che adesso, non trovando più lo sfogo naturale, hanno letteralmente invaso la stradina.
«E non ci sono alternative all'automobile. Chi vuole andare nel bosco a godersi il fresco senza bagnarsi i piedi ora deve prendere la macchina e farsi 5 km di strada. Ma, a parte la scocciatura notevole per chi viene in montagna proprio per camminare lasciando perdere per qualche giorno la macchina, c'è poi il problema che molti l'auto proprio non ce l'hanno. Un gruppo di Faenza, ad esempio, è venuto in pullman, molti sono accompagnati dalla famiglie che poi ritornano in città e quindi non hanno un mezzo proprio per spostarsi. Ed in ogni caso noi siamo venuti qui convinti che tutto fosse come l'anno scorso, ed invece...». Quindi, l’ ultima considerazione. «Da quest'anno hanno anche introdotto la tassa di soggiorno. Per carità, sono solo 80 cent (per 7 giorni per le case per ferie), ma se si mettono tutti insieme (considerando che nella Casa Alpina ogni anno ci saranno 2.000/3.000 presenze e che c'è anche un vicino camping) possibile che non saltino fuori 1.500/2.000 euro per chiamare una ruspa e ripulire?»
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