Alla Vena d’Oro per sposarsi

PONTE NELLE ALPI. L’iter burocratico sarà lungo. Ma l’idea c’è e il percorso è stato avviato. E a Ponte nelle Alpi si potrà pronunciare il fatidico “sì” con rito civile con solo in municipio, ma anche nella splendida cornice della Vena d’Oro.
«Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi con l’associazione Insieme verso nuovi orizzonti Triveneto Onlus, che da anni ha trovato sede operativa proprio nel complesso dell’ex colonia Enel. La proposta è stata bene accolta e abbiamo deciso di partire», dice il sindaco, Paolo Vendramini.
«La località e gli ambienti sono meravigliosi anche dal punto di vista storico-naturalistico. La regina Margherita amava trascorrere periodi di riposo nell’ex stabilimento termale. L’aula municipale di Ponte nelle Alpi è sicuramente accogliente, ma le future coppie di sposi potrebbero avere un’altra possibilità. Tanto più che i matrimoni civili sono in continuo aumento: lo scorso anno il doppio di quelli religiosi».
L’iter sarà però lungo. «Bisogna ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, che devono arrivare dalla Prefettura ma, visto che si tratta di matrimoni fuori sede, anche dal ministero», continua il sindaco. «Una volta concluso questo passaggio, si tratterà di firmare una convenzione con l’associazione sociale che porta avanti la propria attività alla Vena d’Oro».
Il Comune ha già anche individuato il luogo preciso per gli sposalizi: «Si tratta delle sale ottocentesche della struttura, che mantengono tutto il loro fascino». Sposarsi alla Vena d’Oro costerebbe un po’ di più: in municipio si spendono circa 100 euro, nell’ex stabilimento termale si potrebbe arrivare a 300. «Ma questo è comprensibile», commenta Vendramini, «visto che si tratta di una location assolutamente suggestiva, da cui il panorama è molto bello. Non è un caso che molte coppie, pontalpine e non solo, scelgano questa località per fare le foto dell’album di matrimonio».
Alla Vena d’Oro sono inoltre in corso alcune opere di riqualificazione, che prevedono anche la sistemazione delle cucine. Quindi non è escluso che l’area possa diventare pure adatta a ospitare il pranzo di nozze. Le strutture della Vena d’Oro, cadute in disuso a partire dagli anni Novantal, sono oggetto di continui lavori di manutenzione e ristrutturazione da parte di Nuovi Orizzonti, che le ha in comodato d’uso gratuito. Un percorso che ha preso il via qualche anno fa, quando l’associazione è riuscita ad avviare convenzioni e collaborazioni con Usl, Caritas, Ceis e servizi sociali di Ponte.
Martina Reolon
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