Alberi di mango così la montagna guarda al futuro
Perché il nome “Alberi di mango”? La cooperativa ha un nome inconsueto, anche perché alberi di mango in montagna non si sono mai visti; la ragione sta in una bella storia, come è stato spiegato ieri. «Un uomo di avanzata età stava chino seminando semi di mango mentre si avvicinò un altro uomo che gli chiese: “Perché semini una pianta di mango se non ne mangerai i frutti”? L’anziano si girò e disse: “Io in questa vita ho goduto dei frutti che i miei avi mi hanno lasciato, ora so che devo piantare alberi perché chi verrà dopo di me possa mangiarne come io ne ho mangiato finora”». «È questo che dobbiamo alle generazioni future, ai nostri figli ai nostri nipoti, a noi stessi. Cose preziose come il tempo messo a disposizione degli altri», dice Anna Menia, «e ora abbiamo la possibilità di contribuire e fare davvero comunità».
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