Al museo dei sogni “le reliquie” di Wojtyla e una campana del Concilio donata da Roncalli

Il museo dei sogni conserva anche un sasso della casa di Luciani, a Canale, donato dal fratello Berto. Particolarmente significative quelle che in comunità vengono considerate “le reliquie” di...

Il museo dei sogni conserva anche un sasso della casa di Luciani, a Canale, donato dal fratello Berto. Particolarmente significative quelle che in comunità vengono considerate “le reliquie” di Wojtyla. Si tratta di un pugno di terra della cantina della casa natale, a Wadowice, e delle lenzuola del letto dell’ospedale Gemelli che occupò nella drammatica circostanza dell’attentato. «La memoria più significativa è quella del nostro incontro, una settimana prima di quell’attentato, quando», racconta Bertelle, «gli donammo una litografia, la prima che Vico Calabrò dedicò alla comunità». Roncalli, invece, visitò personalmente Villa San Francesco ben 4 volte, da patriarca di Venezia, essendo questa un’iniziativa del Cif di Venezia. Giusto 60 anni fa, l’allora cardinale Roncalli benedisse l’oratorio di San Francesco a Facen, come certifica una pietra incisa. Il museo dei sogni conserva poi una piccola campana del Concilio che papa Giovanni XXIII donò a Maria Monico, la presidente veneziana del Cif. E del Vaticano II lo stesso museo accoglie anche un seggio conciliare, dove tra l’altro si sedette, in occasione di una commemorazione, il vescovo Savio. «E’ infine un privilegio avere, tra i nostri amici, il neocardinale Loris Capovilla, che del “papa buono” è stato l’amato segretario. Don Loris, come noi preferiamo chiamarlo, è stato anche lui in comunità ed il 22 aprile 1954 accompagnò Roncalli sia a Facen come pure a Quero, per visitare la casa di San Gerolamo Emiliani». (f.d.m.)

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