Al gol di Locatelli esulta, picchiato da uno juventino

Un tifoso del Milan sulla quarantina è stato mandato all’ospedale da uno juventino, dopo una colluttazione in un bar di Polpet

PONTE NELLE ALPI. Esultanza da urlo. Prima di gioia, poi di dolore. Un tifoso del Milan sulla quarantina è stato mandato all’ospedale da uno juventino, poco dopo il gol di Locatelli, in un bar di Polpet. Quando il 18enne rossonero ha scaricato quella botta sotto l’incrocio dei pali di Buffon, l’uomo ha comprensibilmente festeggiato quello che sarebbe stato il gol decisivo di Milan - Juventus: non l’avesse mai fatto. Quello che gli sedeva accanto, non ha per niente gradito la sua felicità e gli ha sferrato due o tre schiaffoni, tanto da farlo cadere a terra. L’aggredito ha dovuto ricorrere ai medici del San Martino ed è stato accompagnato al pronto soccorso. La prima diagnosi dei medici racconta di perforazione di un timpano e distorsione di una caviglia. Quest’ultimo inconveniente è stato causato dall’improvvisa caduta sul pavimento del locale pubblico. Un atterraggio incontrollato.

Dovesse essere confermata, con 20 giorni di prognosi la denuncia per lesioni personali scatterebbe automatica, senza nemmeno il bisogno di passare dai carabinieri. Ma potrebbe addirittura scattare l’ipotesi di lesioni aggravate, oltre tutto c’è di mezzo l’udito e non si può escludere che venga chiesto un risarcimento danni. Il bello (o il brutto, in questo caso) è che quasi sicuramente queste due persone si conoscono e anche piuttosto bene. E non solo perché abitano entrambi nella stessa frazione di Ponte nelle Alpi. Chissà quante volte si saranno visti al bancone di quel bar, per consumare un caffè o un aperitivo. Sabato sera entrambi avevano progettato di vedersi la partita su Sky, ma nessuno avrebbe mai immaginato che andasse a finire con un certificato medico e una prognosi. Comprensibilmente sorpresi il gestore del bar e gli altri avventori, che hanno fatto il possibile, per fare in modo che la situazione non degenerasse e il diverbio pur grave tra i due non diventasse un tafferuglio più esteso. Mancavamo 25 minuti più recupero alla fine dell’incontro di San Siro e per tutto il resto della serata non sono stati segnalati ulteriori problemi.

La vittima dell’aggressione ha saputo soltanto al pronto soccorso che la sua squadra aveva battuto la Juventus. Una gioia, ma anche un dolore.

Gigi Sosso

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