Al Borgo la prima tappa della “via dei covoni”

Diego D’incau inaugura la prima “meda” di fieno al ristorante Al Borgo e la dedica a Tina Merlin. Nelle intenzioni del suo realizzatore il covone, alto diversi metri e realizzato con circa dieci quintali di fieno, dovrà diventare una tappa sulla “via delle mede”, il percorso che da Asiago porta fino a Erto e che farà da apripista per le altre vie gemelle che altri sono invitati a creare, così da formare una rete di itinerari turistici e culturali che diano risalto e voce al territorio.
Ogni “meda”, infatti, viene concepita come un’agorà pubblica, dove raccogliersi per discutere dei temi legati alla montagna, agli antichi saperi, alla bio-economia e a tutti gli altri argomenti che toccano la parte viva della storia e della natura che ci circonda e ci accoglie. La “meda”, realizzata secondo la tradizione e utilizzando esclusivamente fieno falciato a mano sul Vajont e a Belluno, è stata anche l’occasione per lanciare ufficialmente il viaggio che il bio agricoltore intraprenderà a piedi dal 10 ottobre con due asinelle, Rosina e Puina, e che lo porterà a Roma.
Una camminata lunga quasi 700 chilometri che permetterà a D’Incau di promuovere la sua idea di economia rurale e di una vita sana che rischiamo di perdere, non riuscendo a vedere nemmeno i vantaggi economici che un sistema simile può portare sul nostro territorio. «Partiremo all’indomani della commemorazione del 55esimo anniversario del disastro del Vajont», spiega D’Incau, «prevedendo di arrivare a Roma verso la metà di dicembre, anche se sarà il tempo a farla da padrone, quindi c’è una data certa per la partenza ma non una per l’arrivo. Desideriamo sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni a condividere e sostenere la bio-economia come la insegnava il luminare Georgescu Roegen, affinché tutti i territori pedemontani nazionali possano essere riqualificati, creando i presupposti per fermare l’inarrestabile abbandono della montagna che si protrae da oltre 50 anni e far tornare le famiglie a riviverla».
Per la sua impresa il fondatore della società agricola La luna bona ha già radunato attorno a sé una serie di nomi importanti dell’informazione e della cultura interessati a questa nuova resistenza contadina: «Personaggi come Paolo Rumiz e Luca Mercalli hanno già dato la propria disponibilità a partecipare al progetto, magari facendo anche qualche tappa del viaggio con me, ogni sera, inoltre, ci collegheremo in diretta con Mauro Corona per le nostre “Pillole di saggezza contadina”, nelle quali parleremo dei temi fondamentali che vanno affrontati se si vogliono risvegliare le coscienze degli abitanti della montagna e di chi li amministra. Inoltre anche la Rai è interessata e stiamo definendo le modalità di intervento nella trasmissione Geo di Rai Tre». Ad ogni tappa del “Viaggio della salute”, saranno organizzati eventi e spettacoli, anche grazie all’artista di strada Maristella Cappelli e ai musicisti Max Bizzo e Vincenzo Campa, che seguiranno D’Incau nella sua impresa e promuoveranno i prodotti naturali e artigianali della sua azienda.
Per altre informazioni è attivo il sito www.lalunabona.it, mentre per sostenere il progetto è possibile inviare una donazione all’iban IT71I0760105138277278377284 intestato a Maristella Cappelli. —
Fabrizio Ruffini
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