Ai piedi delle Tre Cime c’è la maglia rosa in palio

AURONZO. Il signore delle Tre Cime. Si accettano scommesse (lecite) su chi arriverà primo, nel tappone di sabato 25 maggio, intanto Auronzo di Cadore ha vinto la propria, con un arrivo del Giro d'Italia, di quelli che non si dimenticano.
La corsa rosa 2013 si deciderà sulla porta del rifugio, sopra casa. Ieri anche la Gazzetta ha confermato la notzia data in anteprima dal Corriere delle Alpi: l'arrivo della penultima frazione in uno dei tempi del ciclismo.E se te lo dicono gli organizzatori...
A ruota, ma senza succhiarla troppo Tuttosport, che si è spinto anche oltre, sottoscrivendo anche la scalata del Giau, prima della picchiata verso Cortina e l'altra salita del Tre Croci, utile a raggiungere le sponde dei laghi di Santa Caterina e Misurina, quindi la strada a pedaggio.
Prima della vernice. Domenica la corsa a tappe sarà presentata da Rcs e ci saranno tutti i dettagli necessari a pianificare la gita su tornanti. Fino all'altro giorno, Renzo Minella era molto prudente, ma di fronte all'evidenza. Tanto più che, ancora una volta, sarà coinvolto nell'organizzazione.
Non c'è solo questo tragitto, che dovrebbe partire dalla Val Martello, dalle parti di Transacqua, ma anche la Tarvisio-Vajont e la Longarone-Treviso: «Quello dell'arrivo alle Tre Cime è un sogno che sta per concretizzarsi, ma c'è ancora qualche situazione che dobbiamo sistemare, a cominciare dall'aspetto economico. Tutti gli enti stanno cercando i fondi necessari: l'ideale sarebbe che tutti i Comuni interessati dal passaggio del Giro dessero un contributo. In questo modo, non ci saranno più problemi e saremo in grado di ospitare al meglio delle nostre possibilità quello che è un grandissimo evento dal punto di vista sportivo, ma anche turistico. Un’occasione da non perdere».
Provincia del Giro. Giovedì 18 la tappa da Tarvisio al Vajont, nel cinquantesimo anniversario della tragedia dell'ottobre 1963, con il primo coinvolgimento del Cadore, attraverso il passo della Mauria.
Venerdì 19 il gruppo si sposterà da Longarone a Treviso, passando per l'Alpago e scendendo poi verso Vittorio Veneto o attraverso Tambre o lungo il Fadalto: «L'aspetto più gratificante è che il nostro territorio sta diventando sempre di più quello del Giro d'Italia. Siamo passati da Falzes-Cortina, San Vito-Vedelago e Treviso-Alpe di Pampeago attraverso Feltre e Lamon a queste altre tre tappe, che indubbiamente valorizzeranno la nostra provincia, con tanto di ritorno dal punto di vista turistico. Stiamo lavorando con grande impegno a questo progetto e domenica il quadro sarà tutto più chiaro, con la presentazione ufficiale del Giro 2013 in diretta televisiva su mamma Rai».
Comune in riunione. In mancanza del sindaco Daniela Larese Filon (assente per problemi di salute), è toccato al vicesindaco Anna Vecellio organizzare un incontro, alla fine del quale hanno espresso grande soddisfazione e il loro impegno, affinché tutto vada bene: «Stiamo lavorando a questa, ma anche ad altre iniziative per la nostra comunità. Certo il Giro è qualcosa di particolarmente importante, anche sul piano della promozione».
La storia sulle Cime. C'era una volta Felice Gimondi, nel 1967, davanti a Merckx, in una tappa annullata per le troppe spinte ricevute dai ciclisti.
Tutto regolare l'anno dopo, con il Cannibale ventuo dal Belgio a trionfare sotto una bufera di neve.
Più recenti i trionfi di Fuente, Breu e nel 2007 di Riccò. Doping.
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