Agriturismo Faverghera, ora la cucina

Gli ottimi risultati incoraggiano il giovane gestore Vuerich: «Lunedì inizierò i lavori per la ristorazione»

BELLUNO. Un’esperienza iniziata nove mesi fa come una vera e propria sfida. Una sfida che, grazie a tenacia, passione e tanto lavoro, è stata vinta. Tant’è che per Marco Vuerich si aprono ora nuovi traguardi.

Il giovane imprenditore agricolo di 24 anni ha preso in gestione a luglio dello scorso anno l’agriturismo Faverghera, lungo la strada che dalla Casera va al Visentin, non molto distante dal Giardino Botanico delle Alpi Orientali.

Un’avventura iniziata dopo aver partecipato a un bando di Veneto Agricoltura: la struttura sul Colle è infatti di proprietà della Regione Veneto. «Il bilancio finora è più che positivo, addirittura migliore di quel che mi aspettavo», spiega Marco che, nonostante la giovane età, gestisce anche un’azienda agricola a Puos d’Alpago, dove ha una trentina di capi di pecora alpagota e una quindicina di alveari, ma anche bovini e suini per la produzione di insaccati. «Sono molto soddisfatto», continua. «Oltre alla stagione estiva 2017, sono andati bene anche l’autunno e l’inverno. Il meteo ha senz’altro aiutato, non posso che essere contento».

L’impegno di Marco è stato apprezzato anche dai frequentatori del Colle, tanto che il giovane, classe 1994, dovrà anticipare degli interventi che pensava di realizzare tra un paio d’anni. «Sono partito servendo piatti freddi, come panini, insaccati, insalatone», dice ancora. «Le richieste di servire pasti caldi sono però parecchie, così come di organizzare cene. Ho quindi deciso di procedere con i lavori alla cucina». Marco si metterà all’opera già da lunedì, il giorno dopo la festa di chiusura della stagione. «La cucina in questo momento è divisa da una parete: provvederò ad abbatterla e a ricavare una bella stanza ampia», fa presente. «Dovrò poi ottenere tutte le certificazioni necessarie, espletare le pratiche burocratiche e conto di riaprire dopo la metà di maggio, se non ci saranno imprevisti. E da quel momento saremo pronti a fare piatti di cucina vera e propria, valorizzando i prodotti locali, della tradizione, e pure quelli della mia azienda di Puos».

Marco avrà poi bisogno anche di un aiuto in più. «Dovrò cercare un paio di persone che lavorino con me, soprattutto per le domeniche», prosegue. «Finora ho potuto contare sulla collaborazione fondamentale dei miei familiari, ma se l’attività cresce servirà qualche figura in più».

Anche perché il giovane, come si diceva, non gestisce solo l’agriturismo Faverghera, ma pure l’azienda agricola in Alpago, messa in piedi quando aveva solo 18 anni. «Non nascondo che questi mesi sono stati molto impegnativi. Tenere in piedi due attività non è semplice», sottolinea. «Ho dovuto lavorare parecchio, ma sono felice, perché i sacrifici e la tenacia sono stati ripagati. Per l’estate sto cercando una persona che mi dia una mano in Alpago».. Per la struttura in Faverghera, Marco - a cui non mancano coraggio, intraprendenza, voglia di fare e amore per la terra - non ha ricevuto contributi. «Ho cercato di portare avanti i lavori il più possibile in autonomia, per contenere le spese», ricorda. «Mi ha aiutato mio padre, soprattutto nella tinteggiatura. Abbiamo anche recuperato una stanza che non veniva utilizzata. Ora all’interno ci sono circa 35 posti a sedere». Ma chi ha frequentato in questi mesi l’agriturismo sul Colle? «D’estate ho potuto notare molta gente da fuori provincia, durante l’inverno tanti bellunesi, fermo restando che la domenica, per tutto l’anno, arrivano persone da numerose località», commenta. «La gente, se rimane soddisfatta, decide poi di tornare».

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