Agordo, ricerche interrotte sul Framont: c’è il rischio del procurato allarme

Nessun indizio sulla scomparsa della donna di 65 anni dopo tre giorni di perlustrazioni da parte di tanti soccorritori. Potrebbe essere stato davvero uno scherzo

Gigi Sosso
Le ricerche della presunta dispersa sul monte Framont
Le ricerche della presunta dispersa sul monte Framont

Terzo giorno di ricerche senza esito della presunta escursionista di 65 anni, che si sarebbe perso sul monte Framont, sopra Agordo. Con l’arrivo dell’oscurità, tutte le squadre sono rientrate, senza aver trovato nulla e domani mattina di deciderà come procedere. I soccorritori potrebbero fermarsi definitivamente o darsi appuntamento più avanti.

L’allarme era stato inoltrato sabato mattina, attraverso un tablet senza sim telefonica, ma in grado di contattare i numeri telefonici di emergenza. La donna, che parlava italiano, aveva detto ai carabinieri di essere scivolata, ma di non essere ferita, aggiungendo le proprie generalità. Quando c’è una richiesta di soccorso, bisogna muoversi pena l’omissione di atti d’ufficio, ma più passano le ore e maggiori sono le possibilità che si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto. Anzi, del reato di procurato allarme, che è una contravvenzione punita dal Codice penale con una pena fino a sei mesi di arresto o l’ammenda fino a 516 euro. Non esiste una persona con quel nome e quell’età anagrafica.

Sono impegnati in tanti in questa ricerca persona e l’operazione ha un costo tutt’altro che irrisorio, tra uomini a terra, su un terreno impervio e innevato ed elicotteri. Migliaia di euro, insomma e il conto potrebbe essere ancora aperto.

 

 

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