Agordo attraverso gli anni nelle foto di Gigia De Nardin

AGORDO. Gli scatti della Agordo di ieri per pensare al domani. A distanza di vent’anni dalla prematura scomparsa (2 aprile 1994), Agordo ha dimostrato ieri sera che il ricordo di Luigina De Nardin,...

AGORDO. Gli scatti della Agordo di ieri per pensare al domani. A distanza di vent’anni dalla prematura scomparsa (2 aprile 1994), Agordo ha dimostrato ieri sera che il ricordo di Luigina De Nardin, meglio nota come Gigia, è ancora vivo nella memoria di quanti l'hanno conosciuta. In sala “Don Tamis”, infatti, di fronte a tanta gente è stata inaugurata la mostra fotografica intitolata “Agordo era così, negli scatti in b&n di Gigia De Nardin” ed è stato presentato il catalogo in cui sono riprodotte le foto della mostra stessa.

Fotografa di professione, ma figura eclettica e carismatica nell’ambito della vita sociale e culturale della città, manifestata in un impegno personale e concreto di interesse e partecipazione volontaristica nel mondo della montagna, della musica, dell’arte, dello sport e del turismo, la Gigia si spense a soli 57 anni dopo aver strenuamente combattuto per due anni contro un male che non perdona. La manifestazione, voluta dal Circolo fotografico agordino (intitolato proprio a Gigia De Nardin), dal fratello Dario, da enti e amici, è stata presentata da Dino Bridda il quale ha prima rimarcato il carattere professionale della fotografia di Gigia De Nardin, quindi ha riflettuto sulla Agordo di ieri, per capire meglio la Agordo di oggi e immaginare quella di domani.

Il centinaio di fotografie in bianco e nero in mostra nella sala rappresentano infatti uno spaccato della vita di Agordo degli anni '60 e '70. Per Bridda le foto della Gigia sono un dizionario per capire e conoscere la Agordo viva e pulsante di quel tempo in cui avevano un ruolo di primo piano le idee e il carisma di persone come Toni Guadagnini e Gigi Lise. «C'è ancora quella Agordo?», ha chiesto Bridda. Per lui, il compito dei giovani, ma anche dei cinque candidati sindaci è ora quello di saper leggere questo dizionario, di rispondere alla domanda e, in caso di risposta negativa, pensare a ciò che si debba fare per recuperare quella vitalità e per dire di nuovo con orgoglio che «ad Agordo è così». La mostra rimarrà aperta fino a domenica 11, dalle 16 alle 19 e nei giorni festivi anche dalle 10 alle 12. (g.san.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi