Addio a Gretti, politico e uomo del volontariato

. Sedico piange Ermen Gretti, il padre delle gare di Apecar, il carismatico organizzatore del Caliera trophy, il rappresentante per eccellenza del Principato de Roe Basse. Ma anche un generoso, appassionato e passionale uomo di politica, che non ha mai nascosto le sue posizioni, talvolta scomode, e che è stato autorevole esponente di Alleanza nazionale a livello provinciale e consigliere comunale. Ma piange anche un piccolo imprenditore di prim’ordine: un appezzato produttore di salumi.
Gretti si è spento ieri mattina a 71 anni: da tempo era costretto a lottare con straordinaria determinazione contro la malattia (anche a causa della quale, da anni, si era allontanato dalla politica attiva).
«La notizia della morte di Ermen Gretti», commenta il primo cittadino sedicense, Stefano Deon, «mi rattrista molto, Sedico perde una persona che ha dato tanto alla comunità. Lo ricordo come imprenditore capace e lungimirante, persona da sempre impegnata nel mondo del volontariato e per anni protagonista della vita amministrativa del Comune dove ha portato avanti le su battaglie con grande passione, Rivolgo a nome mio e di tutta l’amministrazione le più sentite condoglianze alla moglie ed a tutta la famiglia».
Gretti era anche stato candidato sindaco. In precedenza, negli anni Ottanta, era stato presidente della Pro loco. «Ho un bel ricordo», spiega Giovanni Piccoli, «nelle due fasi del mio impegno nell’amministrazione del Comune. La prima degli anni in cui Ermen si trovava all’opposizione della giunta De Cian: cordialità ma posizioni distinte e, a volte distanti. Sempre propositive. La seconda legata al mio periodo da sindaco: formalmente all’opposizione mi ha però sovente sostenuto con prese di posizione chiare, ragionate e di grande buon senso. Credo che l’intera comunità debba essergli grata per quanto ha fatto, incluso il forte impegno sociale, in particolare nell’ambito delle ape car, con seguito di tanti ragazzi. Una persona ricca di energia: direi un personaggio che non si dimenticherà».
L’eredità che Gretti ha lasciato si estende anche al campo della cultura. Non molti mesi fa, a Villa de’Manzoni ai Patt, aveva presentato un libro il cui titolo era già di per sé evocativo, “Ermenbuc”, in cui sono raccolti molti ricordi del suo paese.
«Non era soltanto il leader della destra sedicense, ma un punto di riferimento per il territorio e per molti giovani del nostro comune», lo ricorda Roberto Maraga. «Così voglio ricordare l’amico Ermen Gretti, che nonostante la malattia, fino all’improvvisa scomparsa, è stato per molti di noi punto di riferimento. Con lui ho condiviso molti anni in consiglio comunale e seppur in posizioni differenti in lui c’è sempre stato un leale uomo con cui confrontarsi. In particolare, di Ermen voglio ricordare l’impegno e la dedizione a tutti quei giovani che, come diceva, non trovavano nell’oratorio un luogo di aggregazione ma che meritavano di essere ascoltati. Ciao Ermen, e ora fai correre gli angeli in Apecar».
I funerali si celebreranno sabato alle 10, 30 nella chiesa di Roe. —
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