Aci Belluno, i conti sono tornati positivi

Il v ice presidente De Gan: «Abbiamo evitato il commissariamento e potremmo non vendere la sede»
Firma tra Provincia e Ulss 1 e 2 - Stefano De Gan assessore provinciale durante la presentazione di ieri
Firma tra Provincia e Ulss 1 e 2 - Stefano De Gan assessore provinciale durante la presentazione di ieri

BELLUNO. Si è chiuso in attivo, con un utile di circa 350 euro, il bilancio dell'Aci provinciale. Martedì, l'assemblea dei soci si è riunito sotto la guida del vice presidente Stefano De Gan, che ha relazionato sui conti del 2012 a una trentina di presenti. All'assemblea hanno partecipato anche i consiglieri Daniela Pungiluppi e Giobbe Mastellotto, oltre al presidente del collegio sindacale Monica Lacedelli.

«C'è stata un'ampia discussione», spiega De Gan, «che ha portato all'approvazione del bilancio a maggioranza, con un voto contrario e tre astenuti. Ho ringraziato i soci che si sono espressi a favore, perché hanno compreso le difficoltà del momento. Aver raggiunto un utile è per noi un vanto, visto che questo ci evita il commissariamento, previsto dalla legge in seguito alle perdite accumulate negli anni scorsi».

Il risanamento dei conti dell'Aci bellunese, realizzato in meno di due anni, non è stato indolore: «Ci scusiamo con gli utenti», prosegue De Gan nella sua disamina, «perché l'intervento sui conti dell'ente ha comportato alcuni disagi, in ragione del fatto che abbiamo mantenuto solo due dipendenti e con risorse ridotte».

Al miglioramento dei conti ha contribuito anche il rinnovo dei proventi derivanti dalla Coppa d'Oro delle Dolomiti: «Tutto questo ci permette di affrontare con serenità il debito che abbiamo con l'Aci nazionale, che ammonta a 150 mila euro», conclude il vice presidente dell'Aci bellunese, «teoricamente anche senza dover procedere alla vendita dello stabile della nostra sede, ipotesi pianificata dalla presidenza precedente, ma mai realizzata. È una grande soddisfazione aver raggiunto l'utile di bilancio e il nostro impegno per il futuro va nella direzione di aumentare la base associativa e di migliorare i servizi per i soci».

In chiusura sono stati premiati i "pionieri del volante", cioè gli automobilisti soci Aci con più di 50 anni di patente: una quindicina di persone, alcune delle quali possono vantare di non aver mai fatto un incidente. (i.a.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi