Accusato di lesioni, viene assolto
SOSPIROLO. Assolto perché il fatto non sussiste in quanto non si è riusciti a dimostrare come siano andate effettivamente le cose e come sia stata procurata la lesione nella parte offesa. Così il giudice Antonella Coniglio ieri ha chiuso il processo di primo grado nei confronti di Marco Zecchin (difeso dall’avvocato Conte). Il giovane era accusato di aver procurato delle lesioni a un gestore di un pubblico esercizio di Sospirolo dove era avvenuto un litigio.
I fatti risalgono al novembre 2010 quando l’ex imputato si è presentato, in serata, in un locale di Sospirolo in compagnia di un altro amico. Secondo quanto testimoniato dalla presunta parte offesa, si sarebbe creato fin da subito un clima un po’ acceso all’interno del locale, anche tra l’ex imputato e il gestore del locale. Il primo avrebbe preso per il collo un avventore e questo avrebbe acceso una lite in cui il gestore sarebbe intervenuto prendendosi un colpo allo sterno. Poi si sarebbe creato un parapiglia, qualcuno sarebbe caduto a terra, e la lite sarebbe continuata anche all’esterno. In tutto questo trambusto, il gestore avrebbe riportato la frattura della mano destra.
Ma quando il giudice ha chiesto alla parte offesa se a creargli questo problema fosse stato l’imputato, il testimone non sarebbe stato in grado di assicurarlo in termini precisi, e al di sopra di ogni ragionevole dubbio.
Il processo è continuato anche con una dichiarazione spontanea resa dall’imputato.
Durante il dibattimento, il pubblico ministero ha chiesto la condanna dell’imputato a quattro mesi di reclusione.
Ma alla fine il giudice ha deciso che non c’erano le prove evidenti che a cagionare il danno alla parte offesa fosse stato proprio l’imputato che è stato così assolto.
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