Abuso su un edificio in centro a Venezia nei guai un bellunese

VENEZIA. Quattro mesi di condanna e 18mila euro di multa per abuso edilizio a carico dell’ex consigliere regionale di Progetto Nordest Diego Cancian, in qualità di titolare della “Decor Stile snc”.
Questa la richiesta che il pubblico ministero Raffaele Incardona ha fatto ieri al termine della requisitoria nel procedimento che vede tra gli imputati, oltre a Cancian, anche il bellunese Maurizio Curti, titolare della società “Dorsoduro 1850 srl”, committente dei lavori, e l’architetto mestrino Dario Toffanello, direttore dei lavori. Anche per loro il pubblico ministero ha presentato la stessa richiesta di condanna.
Il rappresentante della Procura ha invece chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto per Stefania Franzoi, socia e moglie di Cancian, e altre due persone coinvolte nel cantiere, ossia l’albanese Preke Syku e la miranese Arianna Destro.
Le parti civili - il Comune di Venezia con l’avvocato Fabio Niero e la Città metropolitana con l’avvocato Giuseppe Chiaia - hanno chiesto la condanna di tutti i sei imputati e un risarcimento e nel frattempo una provvisionale di 10mila euro per il Comune e 5mila euro per la Città metropolitana. Le difese degli imputati hanno chiesto l’assoluzione. Nel mirino della Procura, il cantiere di restauro in un immobile vincolato ai civici 1850 e 1851 di Dorsoduro, nel quale tra l’altro sarebbe stato demolito il tetto e realizzato l’innalzamento di mezzo metro della struttura per ricavare spazi maggiori. Secondo l’accusa, i lavori sarebbero stati eseguiti semplicemente in virtù di una Dia - dichiarazione di inizio attività - in violazione delle norme edilizie. Oggi lo stato dei luoghi è stato riportato all’origine e l’autorizzazione paesaggistica risulta in regola. L’udienza è stata rinviata al 15 giugno per le ultime arringhe delle difese. (ru.b.)
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