A Ponte nelle Alpi arrivano i cartelli per il controllo di vicinato

Entro l’estate saranno installati i segnali, un paio per ognuna delle frazioni. La comandante della polizia locale: «Ben vengano altri referenti nei paesi»

PONTE NELLE ALPI. Entro l’estate faranno la loro comparsa nelle diverse frazioni pontalpine i cartelli che segnalano che nell’area c’è il controllo di vicinato.

Il progetto che ha visto il proprio inizio lo scorso anno con la firma del protocollo d’intesa in Prefettura tra Ponte nelle Alpi, Belluno, Alpago, Chies e Tambre sta quindi prendendo forma sempre più concreta. Il controllo di vicinato - lanciato per la prima volta a livello nazionale proprio in Veneto, precisamente a Spinea - prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione. Un insieme di piccole attenzioni fa sì che i molti occhi di chi abita il quartiere rappresentino un deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti “da strada” come graffiti, scippi, truffe, vandalismi.

La collaborazione tra vicini è fondamentale perché si instauri un clima di sicurezza. Cittadini sentinelle, dunque, condivisione delle “migliori pratiche”, incontri informativi e formativi. Ma anche l’attività segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli.

«Siamo proprio in questa fase», spiega la comandante della polizia locale di Ponte nelle Alpi, Eddy De Bona. «Ci stiamo facendo fare alcuni preventivi da diverse ditte e poi andremo a posizionare i cartelli. Entro l’estate i lavori dovrebbero essere completati. Pensiamo di installare un paio di cartelli per frazione».

L’obiettivo è chiaro: i malintenzionati che si troveranno a passare per Ponte nelle Alpi sapranno che le loro azioni non passeranno inosservate e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno della zona.

Il progetto ha previsto nei mesi scorsi anche un vero e proprio tour tra le frazioni, in cui amministrazione e polizia locale hanno informato la popolazione e individuato alcuni referenti frazionali, ossia figure che hanno il compito di raccogliere le varie segnalazioni da parte dei cittadini e andranno poi a interfacciarsi con le forze dell’ordine.

«Il numero di referenti è cresciuto, ora siamo a quota nove», sottolinea De Bona. «Abbiamo un punto di riferimento ciascuno a Losego, Quantin, Roncan/Cornolade, Col di Cugnan, Soccher, due a Vich e un altro paio a Cugnan. Ben venga se altre persone vogliono farsi avanti».

Il programma in attivazione a Ponte nelle Alpi ha tra gli obiettivi quelli di promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra cittadini e prevenire la criminalità; potenziale l’attività delle forze dell’ordine impegnate nella prevenzione di eventi di microcriminalità e atti di vandalismo; aumentare il senso di sicurezza complessivo della cittadinanza.

Martina Reolon

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