A dicembre una ricerca sui felini “puri”

Il biologo Catello vuole capire se la specie presente in provincia si è accoppiata con quella domestica

BELLUNO. La ripresa del gatto selvatico effettuata da di Enrico Ferraro il 14 giugno si colloca a circa 40 km dai luoghi del Veneto orientale, dove era stato avvistato negli anni precedenti e testimonia un’espansione che segue una direttrice di spostamento Sud Est-Nord Ovest degli esemplari insediati fra Cansiglio, Col Visentin e Val Cordevole. Quale sarà, dunque, la prossima tappa di questa straordinaria espansione? È la domanda che gli studiosi si pongono, insieme a un’altra: quali di questi felix silvestris sono puri, cioè sono veramente selvatici e non si sono “mescolasti” con i gatti domestici inselvatichiti?

Per scoprire ciò, il biologo esperto in felini Marco Catello ha già in mente un nuovo studio: «Vogliamo capire se la popolazione di gatti selvatici presenti nelle Prealpi venete è pura», precisa Catello. «Il nostro obiettivo sarà anche quello di verificare l’impatto dei gatti domestici sulla popolazione selvatica. Serviranno delle ricerche genetiche che tenteremo di fare». In che modo? «Installeremo dei paletti nei boschi, nell’area che abbiamo individuato sempre nelle Prealpi, e le cospargeremo di tintura di valeriana. Si tratta di una sostanza molto attraente per i felix silvestris che, attirati da questo odore, si strofinano contro i paletti lasciando quindi dei peli. Peli che noi raccoglieremo e porteremo in laboratorio per capire se la specie che si è fermata è pura o ibrida».

Quando partirà lo studio? «Vorremo partire a dicembre, meglio a cavallo tra dicembre e marzo, nel periodo dell’accoppiamento, quando questi felini si muovono di più. Ma perché questo sistema funzioni devono esserci anche delle condizioni meteo adeguate. Infatti, avevamo già provato a sperimentare la cosa, ma una forte pioggia ha eliminato ogni traccia sui paletti. Sono operazioni particolari e molto delicate da fare». (p.d.a.)

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