A Cortina tra i bambini con Tina e Milo, le mascotte dei Giochi olimpici invernali 2026

Il sindaco Lorenzi: «Da oggi possiamo dire che cambia la narrativa sui Giochi. Inizia un racconto felice, un racconto di successo che ci meritiamo»

E’ partito da Cortina il viaggio di Tina e Milo, le mascotte dei Giochi 2026. Dopo il debutto sul palco del Festival di Sanremo e l’incontro a Roma con la premier Giorgia Meloni, i due vivacissimi ermellini hanno avuto oggi 13 febbraio il primo bagno di folla. Al mattino sono stati accolti dai bambini della scuola curling allo stadio Olimpico: risate, applausi, qualche caduta e tanto divertimento con le stones e le scope da curling.

Con le mascotte c’erano anche i 25 delegati Noc, ossia dei Comitati olimpici locali, impegnati a dare supporto alla Fondazione Milano Cortina 2026 nell’organizzare le gare. Poi sono saliti a Baita Resch, per fare le fotografie e i video sulla neve, con i maestri delle scuole sci.

Tina e Milo, ecco le mascotte delle Olimpiadi invernali Milano Cortina

Nel pomeriggio c’è stato il saluto ufficiale in municipio da parte del sindaco Gianluca Lorenzi, della vice Roberta Alverà e dei rappresentati della Fondazione Cortina, il presidente Stefano Longo e il direttore generarle Michele Di Gallo. Poi Tina e Milo, saltellando, hanno percorso corso Italia e sono stati tutto il pomeriggio con i bambini a festeggiare il Carnevale in piazza Angelo Dibona, tra foto e tanti abbracci.

Tina e Milo a Sanremo celebrano i Giochi Olimpici e la pizza

«Siamo davvero contenti», ha detto entusiasta il sindaco Gianluca Lorenzi, «perché da oggi possiamo dire che cambia la narrativa sui Giochi. Inizia un racconto felice, un racconto di successo che ci meritiamo anche, dato che tutti stiamo lavorando a testa bassa per i Giochi. Io sono convinto che le Olimpiadi saranno un successo e fare cominciare il tour delle mascotte da Cortina per noi è davvero importante. Tina rappresenta le Olimpiadi e Milo le Paralimpiadi; ma la sua disabilità è impercettibile, come avviene in natura dove alle difficoltà si reagisce in maniera spontanea».

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