A Col dei Baldi il top delle precipitazioni In Valbelluna 15 cm
Sos Arpav: «Ora il pericolo è rappresentato dal gelicidio» Tra giovedì e venerdì ancora nevicate a bassa quota

BELLUNO. Ancora neve sopra i 1.400 metri. A fondovalle, invece, predominerà la pioggia che, abbinata al freddo, sta rendendo concreto il rischio di un fenomeno meteorologico parecchio temuto dagli automobilisti: il gelicidio, la formazione di un sottile, quanto insidioso, strato di ghiaccio. E nei prossimi giorni in provincia di Belluno il clima invernale continuerà a farla da padrone.
Le nevicate sono iniziate già nel pomeriggio di domenica e tutto il territorio, ieri mattina, si è svegliato coperto dalla neve. Gli apporti sono stati anche consistenti e l’altezza della neve al suolo ha raggiunto i 63 cm a Col dei Baldi e Malga Losch-Frassenè; 62 a Casera Doana-Passo Mauria; 61 sui Monti Alti Ornella; 50 a Casera Palatina, in Alpago; 48 a Casera Coltrondo-M. Croce; 45 sul Passo Falzarego; 41 a Monte Cherz; 39 sul Monte Piana-Misurina e sul Monte Grappa. Apporti superiori ai 20-30 cm anche ad Arabba (35 cm), Sappada (26), Pian Cansiglio e Melere (25), Frassenè (24), Pieve di Cadore e Falcade (22), Pecol di Zoldo (21), Faverghera e Padola (20). Una ventina di centimetri è caduta anche a Trichiana; 18 cm ad Arsiè; 17 a Puos d’Alpago e Feltre; 15 a Belluno e Auronzo; 14 a Lamon; 13 a Cortina.
«I valori in quota sono destinati ad alzarsi anche sensibilmente nelle prossime ore», spiegava ieri Gianni Marigo, previsore dell’Arpav di Arabba, «in quanto il limite della neve sarà domani (oggi per chi legge,
ndr
) tra i 1.400 e i 1.800 metri, con quantitativi di coltre bianca che potranno variare dai 10 ai 30 cm». «La pioggia che insisterà nei fondovalle tra oggi e domani (ieri e oggi,
ndr
) cadrà in un contesto di temperature comunque prossime allo zero. Questo aumenterà la probabilità di gelicidio», prosegue Marigo.
Nella giornata di oggi il tempo sarà perturbato fino al primo mattino, poi potrà esserci un parziale miglioramento, ma il cielo resterà nuvoloso o molto nuvoloso, con possibilità di qualche breve schiarita e di interruzione delle precipitazioni, che però riprenderanno molto probabilmente in serata/notte, con neve oltre i 900-1.200 metri, durante la nottata anche fino a 700. Per domani è previsto tempo abbastanza soleggiato, anche se sussisterà il rischio di nubi basse persistenti su alcuni settori e compariranno nubi alte. La colonnina di mercurio tornerà ad abbassarsi, con un clima nuovamente più freddo, di stampo invernale. Un peggioramento è atteso dalla serata di giovedì e per venerdì sono probabili ancora nevicate, nevose a 700-1.000 metri su Prealpi e a fondovalle sulle Dolomiti. «Veniamo da due stagioni autunnali e invernali miti», commenta il previsore Arpav, «e per quest’anno possiamo dire che il mese di dicembre è iniziato in modo più “normale”, ossia più in linea con quelle che dovrebbero essere le condizioni del periodo. Non si sono finora verificati fenomeni eccezionali, anche se possiamo dire che in molte località sono già stati superati gli apporti nevosi complessivi che, tra 2016 e 2017, avevano invece caratterizzato tutta la stagione invernale. Del resto, l’anno scorso la neve era stata poca».
Argomenti:neve 2018
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