Pelmo d’oro, un premio ai montanari resilienti
A Calalzo la cerimonia in onore dei bellunesi che si sono contraddistinti per il loro impegno per il territorio

Montanari resilienti, che vivono tra le montagne più belle del mondo, ma che combattono ogni giorno contro frane, tempeste, globalizzazione e politiche urbanocentriche. E’ stato prima di tutto un tributo a chi vive in montagna, la cerimonia di consegna dei premi Pelmo d’oro che si è svolta a Calalzo oggi, sabato 26 luglio. Organizzato dalla Provincia, insieme con la casa comune dell’alpinismo (Cai, guide alpine e soccorso alpino) con il contributo del Consorzio Bim, il premio è stato consegnato a Diego Dellai, per l’alpinismo in attività, ai fratelli ceki Miroslav e Michal Coubal per la carriera alpinistica e a Giorgio Fontanive per la cultura alpina. Sono stati consegnati anche tre premi speciali, al medico Alfio De Sandre quello in memoria di Giuliano De Marchi, al giornalista, scrittore e storico Francesco Chiamulera quello della Provincia e a Riccarda de Eccher, alpinista e artista, quello della Fondazione Dolomiti Unesco. Tanta emozione sul palco e tante storie di alpinismo ma non solo. C’è, ad esempio, la storia del Centro di alcologia di Auronzo, creato da De Sandre, chiuso per alcuni anni per mancanza di personale e riaperto l’inverno scorso, un centro di rilevanza nazionale. C’è la cultura alpina di Fontanive, autore di tanti libri che hanno raccontato e raccontano la storia delle Dolomiti e soprattutto delle sue genti. C’è il femminismo di Riccarda de Eccher, valente alpinista per una decina di anni e ora artista di livello internazionale, che si lamenta delle poche donne finora premiate con il Pelmo d’oro. E ci sono le imprese alpinistiche di un giovane come Dellai e dei fratelli ceki che per scalare finalmente le Dolomiti ci arrivarono da “clandestini”, quando uscire dalla loro patria era proibito. Ad accompagnare la cerimonia, la Fanfara della Brigata alpina Julia e il coro La Sorgente.
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