Sul tampone di Chiara Poggi escluse contaminazioni recenti

Perita, nessuna traccia di chi ha preso parte all'esame

(ANSA) - MILANO, 20 LUG - Denise Albani, la perita incaricata dal gip di Pavia Daniela Garlaschelli di compiere gli accertamenti irripetibili nell'indagine sull'omicidio di Chiara Poggi, ha escluso che il profilo "ignoto 3" isolato su una garza usata all'epoca del delitto per prelevare materiale biologico dalla bocca della ragazza sia frutto di una contaminazione di coloro che nelle scorse settimane hanno maneggiato il reperto. Secondo quanto riferito, la genetista della giudice ha confrontato quel Dna maschile con quello di chi è entrato nel laboratorio per assistere alle analisi, ossia i collaboratori della stessa Albani, Luciano Garofano, consulente della difesa di Andrea Sempio, indagato nella nuova indagine dei pm pavesi, e Marzio Capra, esperto delle famiglia Poggi. A tutti questi, ai fini di eventuali 'inquinamenti', è stato prelevato un tampone. Non così per gli altri consulenti, come quelli dei legali di Alberto Stasi, che sono rimasti ad assistere all'esame genetico da dietro una vetrata. Ora il prossimo passo del perito, quando rientrerà dalle ferie fissate mesi fa, sarà quello di procedere con la comparazione con i profili per esempio di coloro che hanno effettuato le foto in sala autoptica o di eventuali altri assistenti del medico legale Marco Ballardini, in quanto dell'infermiere che preparò il corpo la perita ha già individuato il Dna su quella garza, che non era sterile e che potrebbe essere stata "contaminata" anche accidentalmente. (ANSA).

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