I gioielli di S. Maria Assunta a Lentiai per le Giornate Fai di Primavera

Oggi e domani visite guidate alla chiesa di Lentiai e all’eremo di San Donato, scrigni di storia e soprattutto di opere d’arte degne di essere conosciute 

LENTIAI. La chiesa monumentale di Santa Maria Assunta e l’eremo di San Donato, a Lentiai, aprono le loro porte e svelano antichi segreti. L’appuntamento è oggi e domani in occasione dell’iniziativa “Giornate di primavera”, promossa a livello locale dalla delegazione di Belluno del Fondo ambiente italiano.

Quella di Santa Maria Assunta è una chiesa di splendide proporzioni rinascimentali, famosa per il grande soffitto a cassettoni da 209 metri quadrati, ornato da 20 tavole (80 mq) trattate in modo scenografico, che rappresentano “le storie di Maria” dipinte da Cesare Vecellio. Di quest’ultimo, oltre che di Tiziano Vecellio, è anche il polittico, fulcro prospettico composto da dieci tele, collocato sulla parete di fondo.

Il luogo è un importante monumento anche per le numerose opere di pittori veneti, tra cui Palma il Giovane, Francesco Frigimelica, Giovanni da Mel, Luigi Cima, Francesco Terilli. Alcuni dipinti sono attribuiti a Paolo Veronese, mentre il portale è stato invece realizzato da un contemporaneo, Franco Fiabane.

La chiesa è già stata interessata, negli anni Duemila, da grandi restauri che hanno permesso di salvare il grande soffitto a cassettoni, che rimane il più grande di questo tipo. Un altro simile, distrutto da un incendio, era presente solo nel Palazzo Ducale di Venezia. L’opera di restauro continua anche ora: l’obiettivo è realizzare un riscaldamento a pavimento e riportare a nuova luce gli affreschi degli Apostoli.

Risalirebbero all’epoca longobarda, secondo la tradizione, l’eremo e la chiesetta di San Donato, che insieme formano un complesso di grande fascino, restaurato nel 2006. Fu anticamente sede di due eremiti agostiniani, poi di quelli del Terzo Ordine di San Francesco. Alcuni documenti testimoniano che un eremita vi visse per ben 37 anni, di cui 22 in solitudine.

Gli affreschi alle pareti documentano diverse fasi, che vanno dal XV al XVIII secolo: la Madonna con Bambino tra i Santi Donato e Pietro, i Santi Vittore e Antonio.

I luoghi saranno aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 (domani per la chiesa di Lentiai l’orario è dalle 12 alle 17). I partecipanti saranno accompagnati da esperti, tra cui architetti e storici, e non mancheranno gli “aspiranti Ciceroni”, ossia i ragazzi del Liceo Tiziano e dell’Istituto Renier di Belluno e del Liceo Dal Piaz di Feltre.

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