Da Taibon all’Etna con il “Gladiator”
TAIBON. Dal Civetta all'Etna, dai trulli alle Cinque terre. È durato poco meno di due settimane - ma si è concluso con un grande successo - il giro d'Italia con un Gladiator della Giotti Victoria (poco più che un apecar, anche se formalmente è definito un pick up) di due giovani agordini: Daniel Cravero e Maicol Costa.
Entrambi abitano a Taibon e ieri sera sono stati accolti in paese come degli eroi. D'altra parte, percorrere 3.500 chilometri con un mezzo di questo genere e riportarlo a casa integro non è impresa da poco. «D'accordo con l'azienda produttrice del mezzo», spiegano Daniel e Maicol, «volevamo dimostrare che con queste quattro piccole ruote si poteva fare anche il giro d'Italia. Purtroppo, per una serie di contrattempi e di difficoltà di comunicazione, quando siamo stati a Firenze, non abbiamo potuto essere ricevuti nella sede dell'azienda. In ogni caso è stata un'esperienza bellissima».
I momenti peggiori?
«Abbiamo avuto solo un piccolo incidente, quand'eravamo ormai a Vicenza: in una rotatoria abbiamo tamponato un altro mezzo e abbiamo dovuto fare una constatazione amichevole. Noi, comunque, abbiamo riportato solo un danno lievissimo. Peggio, però, ce le siamo vista quando siamo passati per le periferie di Napoli: lì davvero abbiamo avuto il terrore. In Calabria, poi, ci siamo insabbiati. Infine negli ultimi giorni abbiamo dovuto fare i conti con la pioggia. Ma è stato tutto bellissimo, indimenticabile».
Daniel, adesso, spera di poter usare questa sua particolare esperienze per preparare la tesina della maturità. Frequenta l'Ipia Brustolon a Belluno e qualche conoscenza meccanica gli è servita, strada facendo. «Durante il giro», spiega, «ho raccolto dati che potranno servirmi per preparare un elaborato da presentare tra qualche mese, alla commissione di maturità. Comunque il motore ha retto bene anche se in due occasioni, a Siena e in Calabria, a causa di un surriscaldamento, restava su di giri e ci aveva fatto passare qualche brutto quarto d'ora. Ma è bastato farlo riposare un poco e siamo sempre ripartiti. Il Gladiator non ci ha traditi neanche stavolta».
Cosa resterà di questo viaggio attraverso l'Italia che avete progettato in montagna, durante l'estate?
«Un ricordo bellissimo. E, purtroppo, temiamo, anche un sacco di multe che ci arriveranno per essere entrati nelle Ztl...».(n.p.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi








