Una gestione unica per le case di riposo

PIEVE DI CADORE. Verso una gestione pubblico-privata unitaria per le due case di riposo di Pieve di Cadore. Con una delibera di giunta, l’amministrazione comunale ha deciso di assumere in comodato gratuito la parte di fabbricato (di proprietà Usl 1 Dolomiti) utilizzata per la gestione della Residenza sanitaria assistita per anziani non autosufficienti “Le Marmarole”, che si trova nelle vicinanze dell’ospedale di Pieve di Cadore.
Il problema della gestione della Rsu Marmarole è nato lo scorso anno, quando, arrivata a scadenza la convenzione con la cooperativa Kcs Caregiver di Varese, l’Usl 1 Dolomiti ha deciso di non rinnovarla, chiedendo all’amministrazione comunale di gestire la casa di riposo in proprio. Il Comune di Pieve, dovendo risolvere in quello stesso periodo anche il problema della casa di riposo per autosufficienti De Polo, ha invitato l’Usl 1 a rinnovare provvisoriamente la gestione con la cooperativa varesina, per dare tempo all’amministrazione di trovare una soluzione che potesse portare a una gestione congiunta delle due strutture assistenziali.
«L’edificio che ospita la Rsa Marmarole è a posto dal punto di vista strutturale, essendo stato inaugurato a inizio del millennio, con i primi ospiti accolti nel 2013. Cambia il discorso quando si parla della gestione», spiega il sindaco Giuseppe Casagrande. «Mentre la conduzione della Casa De Polo, oggi ospitata nell’ex Albergo Dolomiti, è sempre stata considerata soddisfacente da parte degli ospiti, quella della Marmarole avrebbe dei problemi, tanto da convincere l’Usl 1 Dolomiti a chiederci di gestire noi la Rsa. Un impegno non da poco, in quanto l’amministrazione non ha esperienza nel settore. Ci siamo consultati con i nostri legali e alla fine abbiamo pensato di studiare una formula per individuare una struttura pubblico-privata per gestire le due strutture. Dopo avere avuto la disponibilità della struttura della Rsa, potremo indire il bando per la gestione di tutte e due la case per anziani».
Tornando alla convenzone siglata tra Usl 1 Dolomiti e Comune di Pieve di Cadore, avrà una durata di 30 anni e non riguarderà l’intero fabbricato, ma solo quello relativo alla Rsa. Rimangono all’azienda sanitaria gli spazi realizzati per accogliere il Distretto Sanitario e attività rivolte alla salute mentale e all’assistenza riabilitativa funzionale. —
Vittore Doro
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