Turismo in Val Biois Il Consorzio chiede maggiore sostegno

Falcade, il direttivo e le amministrazioni comunali spronano a fare squadra e a portare avanti progetti ampi
Di Gianni Santomaso
Una pista di sci a Falcade
Una pista di sci a Falcade

FALCADE. «Il Consorzio turistico è quello che fa la promozione in Valle del Biois, ma deve essere sostenuto da tutto il comparto».

Erano un’ottantina i soci e i cittadini che giovedì sera a Caviola, all'assemblea del Consorzio turistico Val Biois, hanno ascoltato gli interventi dei responsabili del Consorzio e dei sindaci dei Comuni di Falcade e Canale d'Agordo.

Per il Consorzio, presieduto da Giulia Serafini, è stata l'occasione per elencare le attività svolte durante l'inverno e l'estate scorsi, ma anche per ribadire la centralità dell'ente nella promozione turistica in zona. «Dai mercatini di Natale alla festa in piazza a Capodanno», dice il vicepresidente Fulvio Valt, «dalle Alpiniadi al Gran Premio Giovanissimi e ai campionati maestri di sci, le attività sono state tante e hanno avuto una ricaduta positiva su tutto il comparto, non solo della Valle del Biois, ma anche di Agordo e Alleghe».

Sono questi i fatti che spingono Valt e il Consorzio a lanciare un appello affinché gli associati (oggi circa un centinaio) aumentino di numero per dar man forte al Consorzio e «remare tutti in una direzione». «Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti coloro che lavorano nel comparto turistico», dice, «senza di loro non ha senso che il Consorzio esista». Dal canto suo il sindaco di Falcade, Michele Costa, ha approfittato della circostanza per spiegare le azioni della sua maggioranza in materia turistica. «Siamo intervenuti sull'Imu», ha detto, «abbassando le aliquote per il settore alberghiero e commerciale e abbiamo mandato avanti la convenzione con la Provincia e il Consorzio per avere un unico ufficio turistico che nascerà nelle prossime settimane dalla “fusione” tra quello provinciale e quello del Consorzio».

Il Comune falcadino ha inoltre informato i presenti sull'andamento della tassa di soggiorno per la quale la precedente amministrazione aveva previsto un introito di 150 mila euro. «Il gettito attuale è inferiore ai 100 mila euro», dice Costa, «è vero, però, che mancano ancora i dati dell'inverno».

Il suo collega di Canale d'Agordo, Rinaldo De Rocco, ha invece insistito sulla necessità di non chiudersi, ma di aprirsi a progetti di più ampio respiro: «Come Comune stiamo facendo la nostra parte con il discorso su papa Luciani, basti dire che grazie alla promozione le presenze sono aumentate alla grande. Se però non abbiamo un'idea che vada oltre il nostro piccolo non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo avere una regia a livello provinciale e dobbiamo guardare lontano. Nel frattempo, però, è bene non trascurare le piccole cose a partire dalla cortesia e dal sorriso nei confronti degli ospiti».

Gianni Santomaso

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