Turbativa d’asta condannato un imprenditore

BELLUNO. Due condanne e quattro assoluzioni nel processo a Pordenone per turbata libertà degli incanti nella vicenda legata a un appalto di riqualificazione urbana a Polcenigo del 2011. Si trattava...

BELLUNO. Due condanne e quattro assoluzioni nel processo a Pordenone per turbata libertà degli incanti nella vicenda legata a un appalto di riqualificazione urbana a Polcenigo del 2011. Si trattava di una costola dell’inchiesta della Procura di Gorizia sugli appalti legati alla Pessot costruzioni srl di Fontanafredda.

Il giudice De Biasi ha inflitto a Jacopo Schillkowski, 44 anni, direttore tecnico della Deon spa di Belluno, e al veneziano Giovanni Busolin, 53 anni, rappresentante legale della Fratelli Busolin Autotrasporti di Venezia snc, 4 mesi di reclusione e 200 euro di multa ciascuno. Assolti, invece, Roberto Olivotto, amministratore unico di Cadore Asfalti srl di Perarolo di Cadore, 55 anni; Augusto Curtarello, amministratore unico di Eco asfalti srl di Fontaniva, 51 anni; Giacomo Parutto, rappresentante legale della Gipigi srl di Claut, 53 anni; Daniela Martini, procuratore speciale della Costruzioni Martini di Claut, 33 anni.

La Procura aveva contestato agli imprenditori di essersi messi d’accordo tra di loro e con i titolari delle altre imprese partecipanti alla gara (155 in tutto) sugli importi dell’offerta in modo da consentire alla Pessot costruzioni o ad altre imprese della ipotizzata “cordata” di aggiudicarsi l’appalto alle condizioni più favorevoli. In realtà la riqualificazione era stata aggiudicata da un’impresa che non è nemmeno finita nel mirino degli inquirenti.



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