Terreno instabile in via Ferd Intoppo sul progetto scuole
/ lamon
C’è un doppio fronte di preoccupazione per l’amministrazione comunale di Lamon, alle prese con il mega progetto da sette milioni di euro che comprende la realizzazione della nuova palestra a Sorriva di Sovramonte, i cui lavori sono appena cominciati, e il futuro polo scolastico per primaria e media da realizzare nella zona di via Ferd. Da un lato c’è un problema economico in quanto il Comune di Lamon dispone di un anticipo di cassa limitato e qui le fatture mensili da pagare rischiano di essere di centinaia di migliaia di euro; dall’altro c’è il problema emerso con i sondaggi eseguiti per le fondamenta dell’edificio che ha fornito un esito non previsto, ovvero che la profondità di un metro, ipotizzata come sufficiente per realizzare le fondamenta, ha evidenziato un terreno poco stabile, forse di riporto.
La questione è emersa durante il consiglio comunale di lunedì, sulla scorta di una domanda di attualità della minoranza di Effetto Lamon, che ha chiesto un aggiornamento sull’iter progettuale, tenuto conto che a Sovramonte il cantiere è stati ufficialmente aperto.
Per il sindaco Ornella Noventa è stata l’occasione per fare il punto della situazione, mettendo sul piatto della bilancia gli aspetti certamente positivi di un progetto così importante, ma che presenta delle criticità.
IL TERRENO NON VA BENE
È stata un’amara sorpresa quella giunta dai sondaggi eseguiti per la posa delle fondamenta: «È stato scavato fino a un metro di profondità», spiega il sindaco Ornella Noventa, «e il risultato è che il terreno non è adatto, non è sufficientemente stabile. Abbiamo inoltrato al Comitato paritetico a Trento la richiesta per eseguire sondaggi a una profondità maggiore, ma non abbiamo ancora avuto il via libera. Di sicuro questo intoppo avrà delle ripercussioni sui costi dell’opera e non è ancora possibile quantificarle. Costruire su fondamenta più profonde comporta spese maggiori».
CHI PAGA I LAVORI?
Il Comune di Lamon, salvo poi essere ristorato al momento della rendicontazione dei conti. Le prime annualità dei Fondi per i Comuni di confine funzionavano così, mentre adesso l’erogazione dei fondi avviene diversamente dando più respiro ai comuni capofila. E Lamon è capofila per questo progetto da sette milioni di euro: «Disponiamo di un anticipo di cassa limitato», spiega Noventa, «e questo significa che quando cominceranno ad arrivare le fatture (a Sorriva i lavori per la palestra sono inziati ndr) vorrà dire pagare centinaia di migliaia di euro alla volta, senza dimenticare le spese correnti che pure un Comune piccolo come Lamon deve sostenere. Ammetto che sono preoccupata per la tenuta delle casse comunali. Il progetto certamente avrà ricadute importantissime per il nostro territorio, ma a suo tempo forse doveva essere valutata con più attenzione l’opportunità di essere capofila del progetto».
Insomma, il problema non è quello di rientrare delle spese sostenute, bensì riuscire a tenere il ritmo dei pagamenti a trenta giorni a fronte di fatture che si annunciano a cinque zeri. —
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