Nevegal senza neve, il via alla stagione slitta a dopo Natale

BELLUNO. «C’è poco da fare, se non piangere». Basta questa dichiarazione del presidente dell’Alpe del Nevegal, Maurizio Curti, per dare il senso dell’atmosfera che si respira sul Colle. La pioggia caduta in questi giorni, unita alle temperature troppo calde per il periodo, hanno sciolto la neve che era stata sparata dai cannoni. Le piste sono tornate ad essere distese erbose, ad eccezione di qualche macchia bianca che si intravede qua e là.
Alpe del Nevegal puntava ad aprire la seggiovia per Natale, ma non sarà possibile viste le condizioni meteo. «La neve si è sciolta quasi completamente», spiega Curti. «Quando aveva iniziato a fare freddo abbiamo sparato ed eravamo ottimisti di poter avviare la stagione per Natale. Ora siamo certi che l’apertura slitterà».
Serve almeno una settimana di meteo stabile (cielo sereno e termometro vicino allo zero) per riuscire ad innevare almeno la Coca bassa e il Campo scuola. Se le condizioni cambieranno, come annunciano le previsioni, potrebbe essere ancora possibile aprire entro la fine dell’anno, ma l’Alpe manifesta preoccupazione: «Abbiamo deciso di aprire gli impianti anche quest’anno, seppur in forma ridotta, per dare continuità al Colle, in vista delle prospettive future che si erano palesate», prosegue il presidente della società proprietaria degli impianti. «Ma il tempo non ci sta aiutando. Siamo pronti ad azionare i cannoni, ma il meteo deve darci una mano».
Lo spera anche il direttore della scuola sci, Alessandro Molin: «Abbiamo prenotazioni anche per questo fine settimana ma al momento non possiamo che posticipare tutti i corsi al 27 dicembre», spiega. La speranza è che per quel giorno almeno il Campo scuola sia innevato. «Da lunedì le temperature dovrebbero abbassarsi, e allora si potrà sparare. Basterebbero tre notti, perché ci sono ancora dei mucchi consistenti che non si sono sciolti. Ma ormai siamo abituati, non è il primo anno che si apre dopo Natale».
Molin riunirà i maestri il 26 dicembre, per decidere il da farsi. «Il problema è che abbiamo un impianto di innevamento limitato e quindi serve più tempo per innevare le piste. Anche a 2000 metri sta piovendo, ma lì hanno avuto la fortuna della botta di neve naturale caduta a novembre. Da noi non è venuta». Non resta che aspettare, e sperare che torni il freddo che ci si aspetta a dicembre. —
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