Morì centauro: discussa la perizia

Nello schianto sulla 51 perse la vita Nicola Gallina. Il Ctu: c’è il concorso di colpa

CORTINA. Se avesse controllato nello specchietto, avrebbe visto sopraggiungere la moto di Nicola Gallina e probabilmente l’incidente mortale sarebbe stato evitato.

Queste le conclusioni del perito del giudice Alessandro Aggio, sulle cause dello schianto mortale costato la vita a Nicola Gallina il 14 agosto di due anni fa: il centauro, a bordo di una Aprilia, finì contro l’Audi A4 condotta dall’ingegnere bassanese Gianfranco Scomazzon che stava svoltando a sinistra, verso Zuel di Sopra, all’incrcocio dell’Alemagna.

L’automobilista deve rispondere di omicidio colposo: ieri la discussione della perizia disposta dal gip Cozzarini, in sede di udienza preliminare. Una perizia che non mette tutta la croce della negligenza sul conducente: il professor Aggio, infatti, individua anche nella velocità della moto e nel sorpasso multiplo di auto da parte del centauro deceduto, una condotta di guida che ha concorso nella dinamica nefasta dello schianto. L’Aprilia andava contromano, secondo il capo di imputazione e il conducente era anche in stato di ebbrezza: quando l’auto ha svoltato, è stato proiettato sull’asfalto. Un impatto fatale.

Dal canto suo, l’indagato Scomazzon (difeso dall’avvocato Giorgio Azzalini, in aula anche le parti civili con l’avvocato Paolo Perera), secondo il perito avrebbe potuto iniziare la svolta a sinistra ben più a monte del punto scelto, dove cioè le linee di segnaletica orizzontale erano tratteggiate e avrebbero consentito la manovra in maggiore sicurezza. E, soprattutto, secondo il perito, se avesse dato un occhio allo specchietto, si sarebbe reso conto che nel cono di visuale c’era il Gallina che sopraggiungeva. Una diversa condotta di entrambi i coinvolti avrebbe evitato questo incidente mortale, secondo il Ctu.

Una perizia che avalla l’ipotesi accusatoria descritta nel capo di imputazione dal pm Roberta Gallego. Conclusioni che invece l’avvocato Azzalini ha contestato, domandando un supplemento di perizia che il Gip Cozzarini non ha accolto.

L’udienza preliminare è stata quindi rinviata al 2 luglio: si deciderà per il rinvio o meno a giudizio dell’indagato. (cri.co.)

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