Macchina rigata alla gara di briscola

BELLUNO. Gara di briscola in un bar: il fornitore del montepremi si vede rigare la macchina. Il vincitore, invece, ha portato a casa dei pregiati salami. Il barista R.D.B. è a processo per danneggiamento aggravato, difeso dall’avvocato Giorgio Gasperin. L’episodio è del 18 ottobre 2014, in un luogo pubblico della periferia cittadina, dove era stato organizzato un torneo di carte. Il padrone di casa aveva contattato il venditore di salumi, che nell’udienza di ieri mattina ha raccontato la sua versione dei fatti. È arrivato sul posto accompagnato da una giovane donna, che era interessata a un posto di lavoro come barista, ma è rimasta in macchina, dopo aver intuito che la clientela non faceva al caso suo. Non era caldissimo, eppure ha preferito ascoltare un po’ di musica da sola, invece che depositare il curriculum e sperare di essere assunta. Sarà proprio lei ad accorgersi del danneggiamento.
Dentro si gioca e si sente: si chiamano i lisci, le briscole e i carichi e tutti sono molto concentrati anche sui trofei in palio. Il salumiere non partecipa e se ne sta in disparte, senza bere niente di alcolico, perché deve rimettersi in viaggio e non vorrebbe mai imbattersi in un etilometro. Sollecita il pagamento, perché ha voglia di andarsene, ma viene invitato a portare pazienza per almeno altri dieci minuti. Descrive il barista come tutt’altro che sobrio, ma in fondo questo poco gli interessa: ciò che conta è avere il denaro che gli spetta, dal momento che è stato puntuale con la fornitura.
Non si accorge che qualcuno esce dal bar e non ha buone intenzioni, in compenso è la ragazza in auto a vedere un paio di cose: un uomo che prima sbriga un bisogno fisiologico urgente e poi riga la fiancata della vettura con qualcosa di appuntito. Il conducente viene finalmente pagato e può andarsene.
Solo una volta lontano, si accorgerà della fiancata sfregiata, a quel punto telefonerà al barista, la cui proposta sarà quella di tornare indietro e chiamare i carabinieri. Ma la passeggera sarebbe disposta a giurare che l’autore del danneggiamento è proprio il proprietario dell’attività. Il processo continuerà il 27 marzo. (g.s.)
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