L’ultimo bacio a Mario domani l’addio a Gianni

TREVISO L’ultimo bacio. Non immaginiamo neppure quanto sarà straziante. L’ultimo bacio di Paola a suo marito Mario, in faccia a quel monte Cristallo che gli ha strappato la vita (48 anni), insieme a...

TREVISO

L’ultimo bacio. Non immaginiamo neppure quanto sarà straziante. L’ultimo bacio di Paola a suo marito Mario, in faccia a quel monte Cristallo che gli ha strappato la vita (48 anni), insieme a quella dell’amico Giovanni Gellera (50). L’ultimo bacio, prima che la cassa venga chiusa, nella cella mortuaria dell’austero cimitero di Cortina. Questa mattina alle 11, pressappoco alla stessa ora in cui Mario e Giovanni sono morti, sabato scorso. Se in qualche misura potrà essere di consolazione, la Procura di Belluno sta per chiudere il fascicolo d’indagine, concludendo che non si ravvisano responsabilità di terzi. Una disgrazia, insomma, in cui entrambi gli sci alpinisti sono deceduti. E non importa, a questo punto, chi stava davanti e può aver provocato la slavina.

A sostenere Paola ci saranno i fratelli e le sorelle di Mario, una famiglia quasi patriarcale; gli anziani suoceri aspetteranno a casa.

Ma non mancheranno gli amici del Cai di Vittorio Veneto, Maria Baldissini, la presidente, Stefano, Roberto e gli altri istruttori di scialpinismo e di roccia. Tutti in divisa, color rosso fiammeggiante. «Ciao Mario, da lassù preparaci le piste su queste candide nevi», è quanto s’immaginano di dirgli. E a bara chiusa, in attesa di intraprendere la strada del ritorno, tutti insieme lo veglieranno, in quella chiesetta alpina nella quale mai s’immaginavano di doversi riunire in preghiera. Una preghiera, appunto, ed uno sguardo ancora al canalino Bernardi, su quel Cristallo. Canalino che, dalle ultime informazioni, Sardi e Gillera non avevano neppure iniziato ad attraversare.

Il lastrone di neve li ha travolti qualche metro prima. Poco dopo mezzogiorno la partenza per Treviso, dove si svolgeranno i funerali. Una discesa lenta, senza la fretta dei soliti rientri la domenica sera (o il sabato, se l’escursione veniva programmata il giorno precedente). Alle 14.45 la messa nella chiesa di Sant’Agnese, alla quale si sono dati appuntamento un sacco di amici di Mario, quelli delle sezioni Cai di Vittorio Veneto, Pieve di Soligo, Conegliano, a fare da cornice. Una cornice di solidarietà forte, che avrà come suggello il classico canto rivolto al “Signore delle cime” che anche Sardi e Gellera avranno spesso invocato.

La salma di Sardi sarà poi portata alla cremazione. Domani sera invece, poco distante, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, sarà reso l’estremo saluto a Giovanni.

Non un funerale; non ci sarà, infatti, nemmeno la salma. Ma una messa esequiale. Sobria e al tempo stesso intensa.

Francesco Dal Mas

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