Lettera macabra, querese nei guai
Un collezionista sospettato di avere spedito la vignetta con un impiccato

Un’immagine di Diabolik. La vignetta con l’impiccato proviene dal fumetto
QUERO.
Una macabra vignetta con un uomo impiccato ritagliata da un numero di Diabolik potrebbe mettere nei guai un querese, M.F., chiamato a difendersi dall'accusa di ingiuria. La vicenda è singolare e interessante. A dare un significato particolarmente negativo a quella lettera anonima con allegata una vignetta con un impiccato c'è che uno dei componenti della famiglia alla quale la lettera fu recapitata nel 2006 si tolse la vita proprio in quel modo. Abbastanza per spingere i familiari a cercare di risalire, con pazienza alla verità. Ieri mattina, uno dei destinatari della lettera che ha materialmente presentato la denuncia, ha spiegato come andarono i fatti: «Dopo che nel febbraio 2006 ci fu recapitata quella lettera anonima», ha spiegato al giudice di pace, Nicola Parrocco, «presentai denuncia contro ignoti e cominciai ad indagare per mio conto per cercare di capire da dove arrivava quella vignetta. Cercando su internet scoprì che si trattava di Diabolik e con l'aiuto di altri appassionati riuscì a risalire anche al numero del fumetto. Me ne feci spedire una copia così verificai che quella vignetta era effettivamente all'interno di quel numero». Nel marzo del 2007 la parte lesa riceve una lettera anonima con pesanti insulti sulla sfera personale. Poi, nel 2008 la svolta: «Incontro M.F. che so grande appassionato di fumetti e che conosco da una vita. Gli chiedo se ha quel numero di Diabolik nella sua collezione e lui dopo mezz'ora si presenta con il fumetto. Controllo la pagina sospetta e vedo subito che manca proprio quella vignetta. A quel punto consegno tutto ai carabinieri e sporgo querela». A fornire ulteriori elementi è Noè Zardo dei carabinieri di Quero: «Con gli elementi raccolti, la Procura di Belluno dispose una perquisizione nella casa dell'imputato. Trovammo alcuni biglietti manoscritti e alcuni numeri del settimanale Panorama dal quale mancavano le vignette disegnate da Forattini. Proprio le vignette mancanti erano state spedite via lettera ad altre persone di Quero, sempre in forma anonima. Da una sommaria valutazione ho ritenuto che il ritaglio della vignetta di Diabolik con l'impiccato potesse corrispondere a quello spedito via lettera, ma non ho eseguito controlli approfonditi». Fin dal primo momento, la parte lesa era convinta che chi aveva spedito la lettera era una persona vicina alla sua famiglia: «Nella busta ha indicato il nome di mia madre con il diminutivo. Questo ci ha fatto capire subito che l'autore ci conosceva bene». Quanto all'imputato, questi sarà ascoltato nell'udienza del 27 ottobre. Nel frattempo, per chiarire meglio la sua posizione il giudice Parrocco ha richiesto una verifica sulla corrispondenza dei ritagli e una perizia grafologica per accertare l'eventuale compatibilità tra la grafia della vignetta e le scritte sulla busta con un saggio calligrafico a hoc rilasciato dall'imputato. Nominata anche la consulente grafologica: sarà Nives Andreani ad occuparsi della verifica.
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