L'antica arte della fienagione: l'erba come la tagliavano i nonni

Una fase della fienagione
Una fase della fienagione
 SAN VITO.
L'antica arte della fienagione. Domani alle 16 sul piazzale della ex stazione della Ferrovia delle Dolomiti verrà organizzata una dimostrazione di come una volta i nostri nonni procuravano il fieno per i lunghi mesi d'inverno. Si mostrerà come veniva falciata a mano l'erba del prato quando era matura per lo sfalcio e tutte le fasi che seguivano per portarla a completa essicatura, adatta per essere sistemata nel fienile. Si vedrà l'allestimento del "Cogòl", una particolare varietà di covone adatta a proteggere il fieno dalle intemperie, anche per lunghi periodi, in attesa del trasporto a casa. Tutto con modalità differenti a seconda che ci si trovasse nei prati di fondovalle o da quelli di alta montagna. Servivano due carri agricoli ben diversi. Nel primo caso il fieno era raccolto in grandi fazzoletti di juta che si collocavano sul carro a quattro ruote. Nel secondo invece il metodo era diverso, molto originale nella sua confezione. Il professor Gianni Belli si alternerà con Marino De Lotto Veludèr ed Arcangelo Pordon nell'illustrare la dimostrazione e mettendosi a disposizione di chi vorrà spiegazioni più approfondite. Questa dimostrazione della fienagione chiude l'esperienza dell'iniziativa: "Coltivazioni di un tempo" dopo sei anni di attività che ha visto il coinvolgimento di un numero davvero rilevante di persone che si sono impegnate con grande spirito di collaborazione per il recupero più autentico delle tradizioni. Il tutto grazie all'appoggio di due amministrazioni comunali, delle Regole e del Museo delle Tradizioni popolari nella persona di Cesare De Vido che ha presieduto a tutta l'organizzazione dell'evento. (a.s.)

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