La “Magnalonga” salta «Le norme sanitarie non ci lasciano scelta»

LIMANA
Dopo quindici anni ininterrotti, la “Magnalonga” Limana – Valmorel si ferma. La celebre manifestazione, che secondo i piani avrebbe dovuto svolgersi come al solito nella seconda domenica di luglio, è stata infatti annullata a causa dell’impossibilità di conciliare le nuove esigenze sanitarie imposte dal Covid-19 con l’inevitabile assembramento che si sarebbe venuto a creare.
«Abbiamo atteso fino all’ultimo», dice l’assessore comunale al Turismo, Cinzia Dal Molin, «sperando in aperture tali a livello generale che ci permettessero di dare un senso al lavoro di una macchina organizzativa che ha bisogno di tempi precisi per poter realizzare l’evento».
E invece le risposte sono state negative: l’auspicio della giunta De Zanet è di ritrovarsi di nuovo assieme il prossimo anno. La Limana – Valmorel si è da sempre caratterizzata per la capacità di coniugare visite guidate alla riscoperta della natura incontaminata del territorio limanese con la tradizione enogastronomica fonita dai ristoratori locali. Proprio a loro Dal Molin fa elogi particolari.
«Sono sempre stati capaci di rinnovarsi anno dopo anno pur mantenendo la tipicità dei piatti di una volta», spiega, «un binomio inscindibile che ci ha permesso di apprezzare, con le numerose persone e famiglie che sceglievano di trascorrere una domenica di salutari camminate, le meraviglie di un ambiente semplice, intatto e alla portata di tutti».
I percorsi si snodavano dalla piazza di Valmorel in direzione Valpiana, e più spesso verso l’anello delle malghe, come pure lungo l’asse Moltegal, Canal di Limana e Pian de le Femene raggiungendo le creste. Tragitti frammentati da gradite tappe culinarie dove buon cibo, musica e convivialità rendevano il clima festoso. E al tempo stesso innovativo, per garantire sempre nuova linfa alla tradizione. Nel 2019 erano stati infatti introdotti la “Magnalonga notturna” del sabato sera ed un percorso ad hoc per gli amanti di bici ed e-bike.
«È giusto riconoscere che grazie alla “Magnalonga”», conclude l’assessore, « piccoli borghi come Valmorel sono stati riscoperti e valorizzati per quello che sono: luoghi di incantevoli panorami, di cultura antropologica e di sapori autentici».
Peculiarità che, secondo Dal Molin, vanno a qualificare un turismo lontano dagli schemi ordinari, capace di riappropriarsi dei territori montani anche meno conosciuti, ma che tanto hanno ancora da dare in termini di attrazioni naturalistiche e paesaggistiche. —
Dante Damin
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