In fuga con la betoniera rubata a Faè di Longarone

LONGARONE. Fuga con la betoniera. Florin Maticiuc è accusato di furto aggravato. Aveva prelevato il mezzo dal cortile della Superbeton di Longarone e se ne stava andando in Austria. È stato fermato dalle forze dell'ordine, sulla strada tra Dobbiaco e Sillian, una delle prime località oltre confine. Proprio qui la vicenda è stata ricostruita, nella caserma della Polizei federale. Maticiuc aveva rallentato, dopo aver avvistato un principio d'incendio e questo ha permesso a un conoscente di quelle parti di individuare la betoniera partita furtivamente da via Faè e avvertire i proprietari con una tempestiva telefonata interurbana.
Erano le 8.30 di una giornata di lavoro, come tante altre, ma cominciata in maniera del tutto inaspettata con la rottura del lucchetto del parcheggio dei mezzi pesanti e la prima innestata: «È stato rotto questo lucchetto del portone di entrata di quella che in fondo è una cava e qualcuno ha portato via questa nostra betoniera», ha testimoniato ieri in tribunale, all’apertura del processo, il dipendente della Superbeton Gianluigi Della Vecchia, «siamo stati avvertiti da questa chiamata e abbiamo chiamato i carabinieri. I militari sono arrivati e con loro mi sono preoccupato di verificare se non fosse sparito qualcos'altro, a cominciare dal gasolio degli altri macchinari».
Rocambolesca la dinamica del ritrovamento del mezzo pesante. Dev’essere stata l’unica volta che un incendio è stato utile a individuare anche l’autore del furto. Il pubblico ministero ha prodotto la carta di circolazione del veicolo targato ED e via numerando al giudice Cittolin e anche un documento scritto in lingua tedesca della polizia austriaca, che però non ha avuto lo stesso successo, anche perché potrebbe prestarsi a delle interpretazioni, premesso che dovrà essere tradotto, tanto per cominciare. In definitiva, sarebbe il verbale dell’accaduto.
Sentito, in seguito, anche Roberto Grigolin, che è il proprietario della Superbeton Spa, che ha rischiato un danno quantificabile tra i 100 e i 120 mila euro. Questo il prezzo di mercato della macchina edile: «Ciò che conta è averla riportata a casa, dopo che qualcuno aveva cercato di portarsela via. Avremmo avuto un danno pesante, su questo non c’è dubbio e possiamo tirare un sospiro di sollievo per questo».
Il ritorno in aula il prossimo 24 ottobre per altre audizioni, quando non si parlerà più di sciopero degli avvocati. Ieri mattina, intanto, l’imputato non era presente.
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