Il tribunale vuole processarlo ma l’ex sindaco non si trova

COMELICO SUPERIORE
L’ex sindaco è irreperibile. Nessuno riesce a trovare Luca De Marin Topranin, che è stato primo cittadino di Comelico Superiore. Il Tribunale di Belluno vorrebbe processarlo per procurato allarme, simulazione di reato e interruzione di pubblico servizio: lettere all’antrace mandate alla Provincia e a sei amministratori o collaboratori comunali: il suo successore Marco Staunovo Polacco e poi Valentino Ribul Moro, Luigi Zambelli Domelin, Sergio Zandonella Necca, Marco Zambelli Mariani e Stefano Zandonella Golin.
Non era una sostanza tossica, al massimo farina di grano o bicarbonato di sodio, ma un certo timore l’ha provocato.
L’ultimo domicilio conosciuto di Luca De Marin Topranin era Fossalta di Portogruaro, in provincia di Venezia, ma ieri il giudice Giua ha ammesso che non si sa dove sia finito. Non può essere sparito e non ci sono denunce di scomparsa, eppure neanche il suo avvocato difensore, Roberta Resenterra, riesce a capire dove sia, malgrado abbia fatto diversi tentativi per trovarlo: semplicemente non risponde alle lettere o forse non le riceve. Il giudice ha disposto nuove ricerche, a cura della polizia giudiziaria, e ha rinviato al 24 novembre 2022. Più di un anno di tempo per capirci qualcosa di più e non è matematico che ci si riesca.
Una situazione, che ha del paradossale, tenuto conto che «io l’ho visto per l’ultima volta nella piazza di Padola di Comelico», rivela Marco Staunovo Polacco, uno dei destinatari delle lettere anonime, oltre che minatorie. In poche parole, era a casa sua.
La prima missiva era stata quella arrivata a palazzo Piloni il 21 novembre 2016. Sulla busta, destinatario e indirizzo scritti con una calligrafia da bambino e sotto l’aggiunta “Italien” e “omaggio piste... ciclabili”. Una volta aperta con cautela, ne era uscita una certa quantità di polvere bianca, che poteva far pensare a un attacco nucleare biologico chimico, pertanto era stato attivato il protocollo di emergenza per rischio antrace. Cinque anni dopo, non è ancora cominciato il processo. —
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