Il castello di Zumelle torna ad animarsi con le storie antiche

MEL. «Il castello di Zumelle è un luogo che va valorizzato tramite diverse iniziative culturali e storiche». A dirlo sono Alessio Dal Zotto e Giorgio Reolon, membri delle associazioni Civitas zumellarum e Artestoria che curano le attività legate al maniero più famoso della Sinistra Piave. E se il ristorante del castello rimarrà chiuso fino all’anno nuovo, le attività legate al castello no. «Per promuovere la conoscenza di questo sito medievale», spiega Giorgio Reolon dell’associazione culturale, «Artestoria nel periodo estivo organizza visite guidate al castello, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Mel e l’Auser. C’è la possibilità di ascoltare il racconto della storia del castello o di partecipare a laboratori e attività didattiche e ricreative: proposta rivolta a gruppi di bambini e ragazzi dei centri estivi, dai tre anni, a famiglie e a gruppi di adulti».
Un’altra iniziativa è quella promossa dall'associazione di promozione sociale Civitas Zumellarum, da dieci anni presente al castello di Zumelle, che organizzerà la Fiera della Perdonanza, che ogni anno si ripropone come evento principale del castello. «Durante la fiera», spiega Alessio Dal Zotto, «saranno presenti gruppi di artigiani, combattenti e diversi mestieri dell'epoca per riportare alla luce la vita in un castello, quotidiana e bellica. L’evento è aperto a tutti, anche ai bambini, coi racconti del conte Murcimiro domenica pomeriggio».
La fiera avrà luogo il 7 e 8 luglio dalle 10 di sabato alle 19 di domenica, con la possibilità di rifocillarsi nel chiosco allestito per l'occasione adiacente al rustico. Per le informazioni riguardanti i laboratori e le visite al castello contattare Artestoria al sito www.artestoria.org o l’indirizzo e- mail: info@artestoria.org. Per quanto riguarda l'attività storica e le notizie per la Fiera della Perdonanza contattare la Civitas Zumellarum tramite il sito internet www.civitaszumellarum.it, mail info@civitaszumellarum.it, o anche su facebook alla pagina Civitas Zumellarum. (va.da.)
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