«I soldi ex Odi per il Giro delle Cime»

COMELICO SUPERIORE. «I fondi ex-Odi devono restare a disposizione dei comuni di confine. Sono nati, per interventi strutturali, che riducano il gap fra il Trentino-Alto Adige e le realtà limitrofe». Non sono piaciute a Mario Tonon, storico albergatore di Padola, alcune dichiarazioni di Roger De Menech, presidente del Comitato paritetico, ente che ha ereditato la gestione dei fondi ex-Brancher ed ex Odi. «Sentir dire che questi fondi vanno spartiti fra tutti i Comuni della provincia di Belluno mi fa star male», ripete Tonon, «qui va a finire come quando Luis Durnwalder bloccò tutto, sottolineando che con i suoi soldi non aveva nessuna intenzione di sostenere il turismo sul Lago di Garda. Che ci si sbrighi, invece, a finanziare i progetti che davvero possono dare sviluppo, come il collegamento sciistico fra Comelico e Pusteria, perché se questo Giro delle Cime non si completa rapidamente perdiamo un'altra storica occasione. La torta si può mangiare solo se è completa».
«Ma io la penso proprio in questo modo», replica Roger De Menech, «sostengo che i fondi vadano messi su progetti di grande respiro, che migliorino le condizioni, non di un solo Comune ma di un'area vasta, ovviamente con capofila i comuni di confine. Dopodiché bisogna che tutti i soggetti interessati decidano quali sono le priorità di queste aree. Venendo al Comelico, un primo stralcio è già stato finanziato per dieci milioni di euro. Per il completamento ci siederemo attorno ad un tavolo, ripeto, con tutti i soggetti interessati, e faremo quello che il territorio individuerà come prioritario. Lontani, però, dalle pure logiche di campanile».
«Che si debba ragionare in un contesto ampio sono il primo a dirlo, e da sempre», riprende Mario Tonon, classe 1927, a Padola dal 1951, prima con una locanda, il distributore di benzina, il cinema; poi con la gestione per anni dell'hotel Comelico, oggi guidato dalla figlia. «Come pensa che sia riuscito a fare la mia stagione estiva quest'anno? Grazie alle manifestazioni promosse dal Comune di Auronzo, dai Campionati europei di Dragon Boat alla gara di mountain bike 3Epic, dello scorso fine settimana. Mi sono collegato a un'agenzia turistica che, con molta professionalità, mi ha portato clienti dalla Russia (e prima non ne avevo mai visti) dal Brasile, dalla Finlandia dall'Argentina, dalla Norvegia dalla Spagna. Magari solo per due notti, ma intanto sono arrivati. E questo dimostra che bisogna lavorare e darsi da fare, proporre iniziative ed eventi, perché se le manifestazioni vanno bene e attirano turisti, poi ce n'è per tutti».
Per vari anni presidente della locale Azienda di soggiorno e dell'Us Valpadola, Mario Tonon ripropone poi un tema a lui caro: »Bisogna darsi una mossa adesso, perché in caso contrario l'unica possibilità qui in Comelico è quella di chiudere tutto. Di occasioni ne abbiamo perse tante in passato, soprattutto a causa di lotte intestine fra alcune famiglie della zona , ma adesso si tratta di fare squadra e guardare avanti. Con un impegno, su tutti, mentre si attendono i fondi ex-Odi, quello di investire per migliorare i servizi e le strutture ricettive. È chiaro che dobbiamo migliorare l'offerta, perché ormai i turisti vogliono piscina, sauna connessioni internet e, se non hai almeno 100 posti letto, fai fatica a tirare avanti».
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