E' salato il conto della prima neve
Pulire le strade costa 6-7 mila euro nei paesi, oltre 20 mila a Feltre

Spazzaneve in azione in piazza Maggiore a Feltre
FELTRE.
Il bianco Natal è arrivato presto, e in un periodo di crisi, la neve non aiuta i comuni che devono spendere per spalare, spargere il sale e la ghiaia. Fanno 6-7 mila euro di conto ogni volta, quando va meglio. Perché a Feltre ogni uscita costa dai 20 mila ai 25 mila euro. E' inevitabile: d'ora in avanti si tifa per il sole. E allora c'è chi fa di necessità virtù (Pedavena, che sabato e domenica vedrà l'apertura degli impianti di sci sul Campon, e intanto chiede una mano ai cittadini per tenere pulito il pezzo di marciapiede davanti casa), chi ferma i lavori in attesa del bel tempo (Cesiomaggiore) e chi li prosegue anche di notte (San Gregorio, che tiene in movimento il cantiere della centrale fotovoltaica non stop), e chi conta su un'organizzazione capillare e ben oliata (Seren). Così i disagi per la popolazione vengono contenuti, però gli straordinari costano, l'inverno è ancora lungo - forse troppo - e rischia di pesare non poco sulle casse già allo stremo delle amministrazioni. Dopo i primi fiocchi caduti a fine novembre sono arrivati anche i secondi e i terzi. Non è una novità, per la montagna abituata alle imbiancate di stagione e per i cittadini con le catene sempre pronte nel bagagliaio della macchina e la pala appoggiata fuori dall'uscio. Ma non per questo le difficoltà, soprattutto economiche, sono minori. A
Feltre
il prezzo per avere la viabilità pulita e i parcheggi agibili oscilla tra i 20 e i 25 mila euro a uscita. Ma il costo si impenna qualora non bastasse un'uscita a sgomberare le strade. «Bisognerebbe tenere conto dei disagi per i comuni che non possono godere nemmeno degli introiti di un'economia legata alla neve», esordisce il sindaco di Seren Loris Scopel. «Sul nostro territorio è nevicato già tre volte - 25 centimetri la prima e seconda, 30 centimetri la terza; sempre in testa alla classifica delle precipitazioni - ma siamo organizzati bene e riusciamo ad arrivare dappertutto. Utilizziamo tutti mezzi comunali e ognuno si occupa di una zona specifica, con competenze fisse. Speriamo che non nevichi più tanto, perché i bilanci sono quello che sono e poi bisogna contare anche i piccoli danni che si riveleranno a primavera». Mentre a
San Gregorio
si corre giorno e notte per completare la realizzazione dell'impianto fotovoltaico - che se non sarà finito entro dicembre vedrà diminuire i guadagni del conto energia. «La squadra della ditta incaricata non teme né la pioggia né la neve, è solo impegnata a correre contro il tempo. Lo stesso comune condivide questa corsa spasmodica perché il mancato rispetto della scadenza avrebbe ripercussioni anche sul bilancio», spiega il sindaco Ermes Vieceli. «La prima neve è stata affrontata con disinvoltura, e le strade sono state tenute pulite, anche se la nostra squadra per motivi contingenti ha operato a ranghi ridotti». A
Cesiomaggiore
, invece, il tempo si è fermato. La neve e prima le piogge di novembre hanno sospeso, fino a febbraio, due importanti lavori: piazza Commercio e l'asfaltatura della strada di Roncogna. Sarà così riaperta via Mas, che in questi giorni era stata interdetta al traffico delle auto per consentire l'esecuzione dei movimenti terra a nord della futura piazza Commercio. Sospeso anche il completamento dei lavori dell'anello naturalistico in Val Canzoi. Ma l'impasse delle opere pubbliche non è il primo problema. Il sindaco Gianni De Bastiani ha già fatto i conti di questo primo assaggio invernale: «Per lo sgombero neve dei circa novanta chilometri di strade comunali, si sono già spesi per le prime nevicate, quindi in due giorni, circa seimila euro per il costo degli appalti. Ci sono da aggiungere quello per i materiali, come ghiaino e cloruri, e le ore degli operai comunali. Il territorio per il servizio sgombero neve è diviso in tre aree con tre distinte ditte appaltatrici. Ogni giro completo per ogni area dura mediamente tre ore. E' facile quindi comprendere le difficoltà di poter mantenere pulite costantemente le strade, soprattutto in occasione di forti nevicate come quelle dei giorni scorsi».
Pedavena
guarda il lato positivo: «Sabato e domenica aprono le sciovie sul Campon. Alla pioggia è decisamente preferibile la neve», commenta il sindaco Teresa De Bortoli. «Per lo sgombero non si può essere subito dappertutto. La popolazione non ha sullevato particolari esigenze, ma con le risorse sempre più ristrette bisognerà iniziare a tenere pulito il pezzo di marciapiede davanti a casa. Se ogni cittadino dà il proprio contributo si riuscirà ad avere un servizio migliore».
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