Duemila minerali all’ex scuola «Serve più spazio per valorizzarli»

l’iniziativa
«Arriveranno altre donazioni e servirà l’impegno di tutta la vallata e non solo di Agordo per valorizzare questo prezioso materiale». Una volta i mercanti andavano in oriente per comprare, assieme alle spezie e alla seta, le pietre preziose. Oggi oltre duemila minerali sono comodi da vedere al piano terra dell’edificio dell’ex avviamento di Agordo che si affaccia sul cortile delle medie.
Questa notevole collezione, frutto della somma di tante collezioni private, è stata inaugurata venerdì per volontà del Gamp, il Gruppo agordino mineralogico e paleontologico, che ne è proprietario. Erano presenti il sindaco Roberto Chissalè, il dirigente scolastico del Follador, Claudio Magalini, gli ex presidi Bruno Bulf e Paolo Giovanni Zanin, Dino Preloran e Gabriele Fogliata in rappresentanza degli Amici dei minerari e di Arca, alcuni famigliari dei donatori.
«Assieme a Preloran e agli amici del Gamp», ha ricordato Bruno Bulf, «abbiamo deciso di utilizzare l’aula informatica che un tempo era occupata dai congegnatori meccanici. Non è uno spazio molto ampio, ma piuttosto che niente per ora è meglio così».
La saletta ha accolto al centro la collezione Carlo Colli donata al Gamp anni fa. Lungo le pareti sono state invece collocate le teche con i minerali arrivati all’associazione oggi presieduta da Manuel Conedera nel corso degli ultimi tre anni: la collezione di Titano Fontanive, quella di Marina Pertile in Gazerro, quella di Luigi Gentilini, quella di don Raffaele Buttol, quella di Gerardo De Nardin “Gerda” e quella di Cesare Franceschini, le cui foto appaiono all’ingresso. Un risultato reso possibile grazie all’impegno di tante persone.
«Voglio ringraziare l’ex presidente del Gamp, Eugenio Forcellini, e i soci Armando Matten, Danilo Casagrande, Ivano Groppa, Gino Campedel», ha detto Conedera, «che in questi tre anni hanno svolto un lavoro enorme, provvedendo a ripulire minuziosamente i pezzi, a selezionarli e catalogarli e a esporli; grazie ai dirigenti scolastici che si sono succeduti in questi anni e al socio Dino Preloran per aver tenuto i rapporti con la scuola. Grazie anche al sindaco e al Comune, proprietario della struttura».
A fianco alla mostra, che contiene anche una preziosa sezione archeologica (curata da Carlo Mondini) con pezzi preistorici provenienti dal Nord Africa, c’è un piccolo laboratorio di mineralogia che si presta per lezioni pratiche da parte degli alunni dei vari ordini di scuola. La mostra per il momento sarà aperta solo su prenotazione (info@agordogampdolomiti.it).
Ma è inevitabile pensare al futuro. «Arriveranno altre donazioni», assicura infatti Conedera, «e bisognerà capire dove collocarle, perché qui lo spazio è esaurito».
Il pensiero è andato al museo dell’arte mineraria in fase di realizzazione all’ex Follador. «Stiamo risolvendo una serie di questioni legate a quell’appalto», ha detto il sindaco Chissalè, «il primo piano è quasi finito, ma servono ancora tanti soldi per allestirlo e per completare poi il secondo piano e l’ex biblioteca». —
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