Droga nel dark web con monete virtuali: condanna a 16 mesi
BORGO VALBELLUNA
Marijuana comprata nel dark web con i bitcoin. Droga vera trovata nella rete non accessibile a tutti e portata a casa con la moneta virtuale. A.R. era stato portato a processo con altre due persone per detenzione e spaccio di stupefacenti, ma in abbreviato è stato ritenuto colpevole solo di detenzione di 400 grammi di marijuana e condannato a un anno e quattro mesi. Il difensore Azzalini ha ottenuto il massimo dal tribunale, ma non solo. L’uomo lavora come padroncino per una società incaricata da Poste Italiane e proprio l’azienda si era costituita parte civile per il «clamore mediatico» suscitato dalla vicenda.
Voleva chiedere i danni, ma è stata estromessa. L’uomo non fa male il suo mestiere e non ha commesso reati in questo ambito perciò il suo datore di lavoro non poteva pretendere niente.
Erano stati i carabinieri del Nucleo investigativo, con l’operazione Narkoweb, a stroncare un traffico di sostanze stupefacenti dal resto dell’Europa: anfetamine, marijuana, speed, ketamina ed ecstasy. La droga veniva inviata con pacchi normali, poi diffusa attraverso persone ignare, convinte di lavorare a chiamata per una azienda di trasporto, ingaggiate per compensi da 15 a 35 euro.
Tutto era cominciato con il sequestro delle autorità tedesche di un pacco con 265 grammi di anfetamina diretto a un anziano campano residente a Belluno: indagando, i carabinieri scopriranno che lui era all'oscuro del contenuto. In seguito, i carabinieri di Trichiana hanno trovato anfetamina e marijuana a un giovane di Lentiai: anfetamina come quella dei tedeschi. Le indagini hanno portato a tre persone. —
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